C’erano anche sette bambini e bambine tra le vittime della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna.
Stamattina ho partecipato alla toccante commemorazione che ogni anno viene organizzata nel giardino del centro sociale Villa Torchi per ricordarli.
I loro nomi sono impressi su una lapide che vuole mantenerne viva la memoria: Angela (3 anni), Luca (6 anni), Sonia (7 anni), Francesco (14 anni), Manuela (11 anni), Kai (8 anni), Eckhardt (14 anni).
Intervenendo come Vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, ho ringraziato l’Associazione dei Familiari, presieduta da Paolo Bolognesi, per la tenacia mantenuta in tutti questi anni nel pretendere la verità e per aver saputo unire il Paese in una lunga e difficile battaglia a tutela di quella democrazia che lo stragismo piduista-fascista voleva annientare.
E ho ricordato che anche grazie al prezioso lavoro di digitalizzazione degli atti di tutti i processi per stragi e attentati – lavoro finanziato dall’Assemblea che ha permesso di incrociare dati e persone – oggi siamo sempre più vicini a comporre il quadro completo di mandanti, esecutori e responsabili dei depistaggi, dal finanziamento della P2 di Licio Gelli, a stragisti già condannati e nuovi colpevoli, ai depistatori nei servizi segreti