Al momento stai visualizzando 3 ITALIANI SU 4 PREOCCUPATI DALLA CRISI CLIMATICA
Tre italiani su quattro sono preoccupati per il clima: è l’esito del sondaggio realizzato da Euromedia Research e commentato dalla sua direttrice-fondatrice Alessandra Ghisleri sul quotidiano La Stampa alcuni giorni fa.
Una percentuale consistente del campione intervistato dà giudizi estremamente negativi sulle attuali politiche nazionali ed europee di contrasto al cambiamento climatico e per la tutela dell’ambiente e la transizione ecologica. L’impegno del #Governo italiano e delle istituzioni locali è bocciato dal 45,5% del campione, mentre il 56% è insoddisfatto dal ruolo dell’Unione europea.
🌪️⛈️ Il tema oggetto dell’indagine – il #surriscaldamentodelpianeta, le sue gravissime conseguenze sul clima e le politiche per contrastarlo – dopo anni di silenzio oggi è finalmente uno degli argomenti più gettonati dai media, anche perché sta causando continui disastri ambientali che per la loro violenza portano con sé distruzioni, danni alle attività produttive e perdite di vite umane e di animali, come è successo con le alluvioni in Romagna del 2023 e in Toscana.
👉Abbiamo appena chiuso un gennaio e un febbraio record in termini negativi per lo smog alle stelle, anche questo originato principalmente dal consumo di #combustibili fossili e dalla combinazione con i #gas a base di ammoniaca originati in ambito agricolo e zootecnico.
Come evidenzia il sondaggio, il segnale positivo in questo contesto di fragilità ambientale è che cresce il numero di persone che si rendono conto dell’urgenza di adottare misure per combattere il climate change. Tradotto in percentuale è il 73% degli interpellati ad essere preoccupato, vuoi per l’aumento della temperatura globale e gli eventi #meteo estremi che provoca, vuoi per la lampante evidenza scientifica del pesante impatto sull’ambiente delle attività umane.
🌱🌳 Dal sondaggio emerge anche il crescente sostegno a favore di politiche e iniziative per ridurre l’impatto ambientale delle attività umane e per favorire l’adozione di uno stile di vita più sostenibile. Viene riconosciuto il ruolo importante delle energie #rinnovabili, della #mobilità sostenibile e del settore industriale green. Un orientamento trasversale che prescinde dalla collocazione politica di ognuno degli intervistati, anche se si registra un minor interessamento da parte degli elettori di FdI e Lega. Nello specifico, un italiano su tre (il 34,2%) è convinto che questo sia un processo più lento delle previsioni e che sottenda a costi molto elevati. Il 18,7% è preoccupato che possano esservi ricadute penalizzanti sull’occupazione e sulla fascia più povera della popolazione. Ancora: l’8,2% considera l’attenzione all’ambiente solo una moda, mentre il 10% è convinto che non siamo ancora pronti a fare rinunce affrontando un cambiamento di stile di vita e i costi che reputano questo comporti.
👉🏼 Nonostante la consapevolezza che la #transizioneecologica abbia portato a modificare alcuni comportamenti e abitudini quotidiane, in testa alla classifica dei problemi che più preoccupano gli elettori – che a giugno saranno chiamati alle urne delle elezioni europee – restano #inflazione, #lavoro e #sanità. Rispetto a questi, i grandi eventi atmosferici mantengono un’importanza secondaria, benché dovrebbe essere chiaro che gli eventi meteo estremi hanno ricadute pesanti sul lavoro agricolo e quindi in definitiva sul costo della nostra spesa, mentre in termini di #smog pesano sulla nostra salute.
👉 Smog e #alluvione avranno aperto gli occhi in termini politici a elettori ed elettrici? I timori per il #cambiamentoclimatico e i danni generati dall’accelerazione del riscaldamento globale aumenteranno, come dovrebbe essere, la sensibilità e i voti per i Verdi, che da decenni con coerenza si battono per politiche ambientali efficaci che garantiscano la #salute delle persone? Sappiamo che ogni anno l’inquinamento atmosferico causa oltre 60 mila #decessi prematuri rispetto all’attesa di vita.
Battersi per un ambiente sano, che è indispensabile alla nostra vita, non c’entra niente con i cosiddetti radical chic, come dimostrano i redditi medio-bassi dei contribuenti che devolvono il loro 2 per mille ai #Verdi.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.