Al momento stai visualizzando A CHE PUNTO SONO LE TRATTATIVE PER METTERE IN SICUREZZA INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS PER GLI STABILIMENTI EX BREDAMENARINIBUS A BOLOGNA E FLUMERI?

 

A che punto sono le trattative per mettere in sicurezza Industria Italiana Autobus che comprende lo stabilimento ex #Bredamenarinibus a #Bologna più un altro stabilimento #Flumeri (AV)?

L’ho chiesto oggi in Aula dell’@Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna con un’interrogazione urgente alla giunta, dopo aver partecipato il 3 giugno scorso all’assemblea aperta nel corso dell’ultimo #sciopero alla ex BredaMenarinibus.
IIA è l’unica impresa in Italia che produce #bus. Nonostante sia un’eccellenza con 600 commesse di nuovi bus in pancia, l’azienda da mesi nuota in acque particolarmente agitate per via dell’annuncio di #Leonardo di voler cedere le sue quote (oggi pari al 27%), a cui ha fatto seguito analoga decisione da parte dell’altro socio pubblico, Invitalia, nonostante di recente vi abbia investito 200 milioni.
Al momento sono tre le offerte pervenute: 1️⃣ quella dell’imprenditore Vittorio Civitillo, a cui fa capo #Seri #Industrial, gruppo irpino che nulla ha a che fare con il settore bus, ma che per primo ha presentato una manifestazione di interesse vincolante per entrare nella compagine societaria di #IIA. 2️⃣Quella di una #cordata di solidi imprenditori bolognesi, tra cui Gruppioni (Sira Group) e Marchesini. 3️⃣Per ultima è arrivata proprio in questi giorni la manifestazione di interesse da parte del gruppo cinese China City Industrial Group (#Ccig), attivo nel settore della mobilità green.
Resta da capire se il colosso cinese intenda operare come unico soggetto o in partnership con una delle due realtà che si stanno già contendendo le quote di azionariato di Leonardo e Invitalia.
Come ha evidenziato la partecipazione all’assemblea aperta del 3 giugno dei giovani dei Fridays For Future – Bologna e dei ricercatori della campagna italiana per i #Climatejobs, IIA è un asset strategico del Made in Italy per la conversione ecologica dei mezzi su gomma del trasporto pubblico. Va quindi messa al riparo da operazioni che possano indebolirla o trasferirla in mani straniere, proprio oggi che i comuni e le imprese del #Tpl hanno disposizione le ingenti risorse del #Pnrr per rinnovare il parco dei bus.
Siamo di fronte a un autentico paradosso, che mette anche a rischio oltre seicento dipendenti fra la sede di Bologna e quella di Flumeri (AV).
Per questo motivo, con l’interrogazione urgente discussa oggi in Aula, ho espresso non solo la mia preoccupazione, ma ho chiesto aggiornamenti sullo stato dell’arte delle trattative in corso.
La risposta dell’assessore Colla ha confermato l’impegno della Regione per garantire un futuro certo all’impresa. Al ministro dello Sviluppo Economico D’Urso, che sta seguendo la vertenza, Colla ha chiesto di prendere in esame altre offerte, rispetto alla prima, che siano davvero in grado di mantenere in piena attività, e nel nostro paese, questo patrimonio industriale.
L’assessore ha inoltre annunciato che è stato convocato proprio oggi un incontro al Ministero per esaminare l’offerta della cordata #Gruppioni/#Marchesini Nel corso dell’incontro Colla ha ribadito il giudizio negativo sulla capacità di Seri di produrre e commercializzare bus.
Auspico quindi che alla luce dell’incontro odierno si accenda finalmente una luce in fondo al tunnel della IIA e che venga fatta la scelta migliore per i #lavoratori e per la #transizioneecologica del Trasporto pubblico locale.
A questo link il testo dell’interrogazione: https://www.silviazamboni.it/…/2024/06/OGPG2024015356.pdf

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.