Il direttore de La Stampa Maurizio Molinari, fine e affidabile conoscitore del Medio Oriente, intervistato il sette gennaio a La7 dopo l’uccisione del generale iraniano Solimani, ha sostenuto che quella di Trump è strategia e che non si rischia alcuna guerra: “Non si rischia una guerra ma un riassetto strategico nella zona del Golfo tra l’Iran e gli Stati Uniti e in Libia tra la Turchia e la Russia. L’Europa tra i protagonisti di quanto sta accadendo sul lato Sud del Mediterraneo non c’è”.
Colpisce come la Turchia, secondo esercito della Nato, spregiudicatamente adesso si muova a braccetto con la Russia di Putin. Non meno preoccupa l’assenza dell’Europa nel teatro mediterraneo, a due passi da casa nostra.
Quanto a Trump, speriamo di arrivare al prossimo 3 novembre (elezioni del nuovo Presidente Usa) ancora in pace. E di svegliarci il giorno dopo con… un’altrA Presidente degli USA.
Basta guerre!
Alle regionali del 26 gennaio 2020 in Emilia-Romagna
#iovotoEuropaVerdeSilviaZamboni