Al momento stai visualizzando BOLOGNA NON HA UN REGISTRO TUMORI. UNA GRAVE LACUNA PER LE POLITICHE SANITARIE
Rispondendo oggi alla mia interrogazione in commissione sanità, l’Assessore regionale Raffaele Donini ha confermato che il Registro dei tumori di Bologna non è attivo. Che la provincia di Bologna non disponga del Registro tumori, unica provincia dell’Emilia-Romagna a trovarsi in questa situazione, è una lacuna gravissima perché i dati epidemiologici sono fondamentali sia per predisporre le misure mirate di prevenzione primaria, sia per definire le politiche sanitarie pubbliche sia, infine, per valutarne l’efficacia.

Questa lacuna è tanto più grave perché, grazie all’attività pionieristica di Cesare Maltoni e al Centro studi da lui fondato dell’Istituto Ramazzini, Bologna è la città che vanta la più ampia banca-dati sui tumori. Tra il 1959 e il 2004 il Ramazzini ha raccolto infatti i dati di mortalità per tumori nella provincia di Bologna e ha pubblicato relazioni annuali sino al 2011, quando l’intera raccolta fu consegnata all’ASL di Bologna.

Rispondendo ad un’altra parte dell’interrogazione, Donini ha comunicato che il primo rapporto annuale del Registro tumori regionali arriverà entro la fine della primavera 2021. Un altro enorme ritardo, che è bene recuperare il più presto possibile. Comunicare i dati epidemiologici in maniera trasparente, infatti, è utile anche per rafforzare il patto di fiducia con i cittadini.
Per quanto riguarda i ritardi accumulati, causa pandemia Covid 19, dai programmi di screening per la diagnostica precoce di alcune tipologie di tumore, nonostante le rassicurazioni dell’Assessore Donini sul recupero effettuato, restano i miei dubbi sulla base dei dati diffusi dall’Osservatorio nazionale screening che evidenzia ritardi fino a quattro mesi e mezzo e di segnalazioni personali. Ringrazio quindi l’assessore che su questo punto mi ha risposto che attiverà ulteriori verifiche.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.