Al momento stai visualizzando ANCHE L’EUROPA DICE NO ALL’IDROGENO BLU. I COMBUSTIBILI FOSSILI FUORI DAL PNRR

Grazie, Europa, per aver detto “no” all’idrogeno blu ottenuto dal metano, cancellando la possibilità di finanziare con fondi europei questo processo energeticamente dispendioso e insensato. Una decisione, questa, in linea con quanto sostengono i Verdi/Europa Verde da mesi in Italia. E che conferma la fondatezza degli emendamenti che ho presentato martedì scorso in commissione attività produttive per vincolare i fondi regionali alla ricerca sull’idrogeno solo se verde. Peccato che il maggiore partito della maggioranza di centrosinistra in Regione , il PD, abbia bocciato i miei emendamenti. Vedremo se manterranno questa posizione anche martedì prossimo, in Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, quando in aula approderà per il voto finale il documento della Giunta che avevo cercato di emendare alla voce idrogeno e a quella correlata della cattura della CO2 .

Intanto incassiamo questo grande risultato. L’Europa ha parlato chiaro: i fondi del #Pnrr italiano non dovranno andare a progetti che utilizzano combustibili fossili, metano compreso. Questa decisione impedisce di finanziare con risorse pubbliche i progetti per la produzione di idrogeno blu dal gas, come vuole fare Eni a Ravenna, pensando poi di sotterrare nei giacimenti metaniferi esausti la CO2 che deriva come rifiuto da questo processo. Un’ idea che non ha niente di sostenibile ma molto a che fare con il peggior #greenwashing.

Il Pnrr, finanziato con i fondi del Next Generation EU, deve invece guardare al futuro, all’abbandono definitivo delle fonti fossili. Inutile sprecare soldi per ricerca o realizzazione di impianti che appartengono al passato: la transizione energetica deve accelerare il passo, senza perdere l’occasione di finanziarla con le risorse europee.

Da mesi Europa Verde si sta battendo, in prima linea e insieme a movimenti, cittadini e associazioni ambientaliste, contro la realizzazione del deposito di stoccaggio della CO2 al largo di Ravenna, sostenendo che se vogliamo avventurarci sulla strada dell’idrogeno bisogna scegliere la produzione di idrogeno verde con energia generata da fonti rinnovabili.

Per questo da mesi denunciamo le ambiguità del governo su questo punto. Oggi finalmente sappiamo che avevamo visto giusto: la Commissione Europea ha ingaggiato un duro braccio di ferro con l’Italia nelle scorse settimane per far mettere nero su bianco che gli investimenti sostenuti da risorse pubbliche andranno solo all’idrogeno verde.

Della mancanza di trasparenza e dell’inadeguatezza del Pnrr per la transizione ecologica mi ero già occupata in questo articolo pubblicato sul mio blog sul Fatto Quotidiano https://bit.ly/3zRmqtz

Oggi è arrivato il semaforo rosso dall’Europa. Questa vittoria non deve però farci abbassare la guardia. Dobbiamo continuare a batterci, anche in Emilia-Romagna, per la vera transizione energetica. E monitorare i progetti in rampa di lancio per impedire che ciò che è uscito dalla porta rientri dalla finestra.
Non c’è tempo da perdere: guai a sprecare le risorse destinate alla tutela dell’ambiente, alle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, alla transizione (non alla finzione) ecologica, al contrasto all’emergenza climatica già in corso. Abbiamo davanti un’opportunità che non possiamo perdere o snaturare con investimenti sbagliati!

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.