Oggi l’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità la mia risoluzione che impegna la Giunta della Regione Emilia-Romagna a implementare strategie di studio e programmi di cura specifici destinati alle persone clinicamente guarite ma affette da postumi da #Covid19. Si tratta di disturbi che possono coinvolgere diversi apparati del fisico, e che non di rado toccano anche la sfera psichica in coloro che hanno passato periodi di cura e degenza in isolamento e/o nei reparti di terapia intensiva.
La persistenza dei sintomi dopo la fase acuta della malattia ha un impatto pesante sulla vita del paziente, che in molti casi vede limitata la propria capacità di svolgere le normali attività quotidiane.
Non solo. L’esigenza di conoscere e accompagnare il decorso post-guarigione dei pazienti che hanno contratto il Covid-19 rappresenta un ambito di particolare interesse anche alla luce delle ricadute sulla programmazione delle risorse e dei servizi di cura del sistema sanitario dell’Emilia-Romagna in risposta alla sindrome #longcovid. Interventi mirati in fase di prima manifestazione dei sintomi, esami specifici (spirometria, test del cammino in 6 minuti, ecc.) e una riabilitazione precoce permettono non solo di migliorare la qualità della vita di questi pazienti e di prevenire la cronicizzazione dei disturbi, ma anche di contenere la spesa sanitaria, evitando il ricorso a terapie più invasive.
L’odierna approvazione della risoluzione di Europa Verde costituisce un passaggio molto importante per assicurare cure specifiche a migliaia di persone clinicamente guarite dal Covid-19 ma che continuano a manifestare sintomi invalidanti. In Emilia-Romagna sono già in corso studi e analisi molto avanzati. Ora occorre indirizzare l’intero sistema sanitario regionale a predisporre un’assistenza adeguata.
Il voto unanime di oggi conferma che si tratta di una necessità ampiamente condivisa, nonché un buon viatico per dare attuazione concreta agli impegni previsti nel testo della risoluzione.