Dichiarazione dei co-portavoce dei Verdi – Europa Verde Emilia-Romagna e Bologna

I nuovi 34 autobus di TPER presentati ieri alla stampa sono ibridi a metano, e non elettrici in toto come si sta facendo in altre città italiane, Milano in primis, ed europee. E come ha chiesto Europa Verde con il recente flash mob davanti ai cancelli della sede di Tper, sollecitando l’azienda di TPL a ricoprire di pannelli fotovoltaici i tetti dei depositi dei bus per ricaricare le batterie.

Invece di elettricità da fonti rinnovabili si prosegue dunque con il metano fossile, il cui impiego causa l’emissione di gas inquinanti e ad effetto serra che peggiorano la qualità dell’aria e incrementano l’emergenza climatica.

Ancora non si è capito che non è più tempo di predicare la transizione ecologica ed energetica solo a parole: anche i nuovi obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 55% al 2030 esigono che si ponga fine a questa palese contraddizione tra gli obiettivi dichiarati nei programmi elettorali per fare fronte al riscaldamento globale ed al cambiamento climatico da un lato, e dall’altro queste scelte fossili, regressive, nei fatti, che mantengono l’insostenibile status quo.

L’obiettivo di Bologna climate neutral al 2030 annunciato stamattina in conferenza stampa dal candidato sindaco Matteo Lepore richiede una netta inversione di rotta.

Solo dando forza ai Verdi/Europa Verde alle imminenti elezioni comunali si potrà imboccare con coerenza la strada giusta della vera transizione energetica declinata con un cronoprogramma che incroci tra loro obiettivi, misure e monitoraggio dei risultati raggiunti.

Silvia Zamboni e Paolo Galletti, coportavoce regionali dei Verdi/Europa Verde,

Barbara Fabbri e Alessandro Fabianelli, coportavoce dei Verdi/Europa Verde Bologna