Al momento stai visualizzando AEROPORTO MARCONI. SERVONO INTERVENTI DI RIDUZIONE DEL DISAGIO ACUSTICO DEI RESIDENTI
A quanto ammontano i proventi dell’IRESA (Imposta Regionale Emissioni Sonore Aeromobili) incassate nel 2021 relativamente ai voli in transito all’aeroporto Marconi, lo scalo bolognese che è tra i più trafficati d’Italia? Quanti sono gli #aerei in transito al Marconi che hanno superato i limiti di #rumore? Sono le domande contenute in un’interrogazione che ho presentato oggi in Assemblea Legislativa Emilia-Romagna, alla Giunta regionale.
Nella mia interrogazione ho evidenziato che con il superamento del lockdown e della fase più acuta dell’emergenza pandemica, l’attività dell’aeroporto Marconi sta tornando a regime con la conseguenza che l’inquinamento acustico e atmosferico mettono nuovamente a dura prova la pazienza e la salute dei residenti del quartiere #Navile, che denunciano una situazione diventata intollerabile a causa dei numerosi aerei che ogni giorno sorvolano un territorio che comprende oltre 35mila abitanti.
Già nel 2018 uno studio dell’Ausl di Bologna aveva evidenziato l’impatto sulla salute dei cittadini del Navile causato dal rumore degli aerei e la situazione di stress cui sono costretti i residenti nelle aree di sorvolo. Un disagio che si traduce nel ricorso a visite dell’apparato uditivo e nell’uso di farmaci contro depressione, ansia, ipertensione.
Con l’odierna interrogazione ho quindi sollecitato la Giunta regionale a intervenire presso le autorità aeroportuali locali e il Ministero della Infrastrutture e della mobilità sostenibili per trovare rimedio al disagio dei cittadini, coinvolgendoli nel percorso, come chiedono. Le loro proposte meritano attenzione e ascolto. Nella risposta fornita oggi dall’assessora all’ambiente Irene Priolo è mancato il minimo accenno alla volontà della Regione di intervenire presso la società di gestione del Marconi e il Ministero della Infrastrutture e della mobilità sostenibili per trovare soluzioni alla persistente situazione di disagio acustico lamentata dai residenti. I dati del 2013 ricordati stamattina dall’assessora dimostrano, come ho sostenuto nell’illustrazione dell’interrogazione, che i decolli e gli atterraggi da e per la zona industriale “Bargellino” , invece di sorvolare Bologna, riducono sensibilmente l’inquinamento acustico.
Europa Verde continuerà a dare voce alle giuste richieste del Comitato dei cittadini COCOMPAER che si battono contro il rumore e seguirà con attenzione l’utilizzo dei proventi dell’Iresa da parte dei Comuni interessati.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.