Esami ecografici per integrare lo screening mammografico e migliorare i test per la diagnosi precoce del tumore al seno. Lo chiede una risoluzione, che ho sottoscritto, e che è stata approvata dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna anche con il voto del Presidente Stefano Bonaccini
La risoluzione impegna la Giunta regionale sia a valutare l’inserimento dell’ecografia mammaria come esame richiedibile dal medico di base per le donne tra i 40 e i 45 anni, sia ad estendere l’esame ecografico alle donne nella fascia d’età tra 45 -74 anni con tipologia di “seno denso”.
Attualmente il servizio sanitario regionale non eroga più l’ecografia bilaterale della mammella con prescrizione del medico di medicina generale e si affida al solo screening mammografico. Sono però numerosi i casi di donne alle quali è stato diagnosticato il carcinoma al seno tramite l’ecografia e dopo che la mammografia non l’aveva rilevato. Per questo, da anni, mi sottopongo a mie spese all’ecografia, che è fondamentale per intercettare l’insorgere dei tumori cosiddetti di intervallo tra una mammografia e l’altra.
In Emilia-Romagna il carcinoma della mammella è responsabile del 29% dell’incidenza dei tumori maligni nelle donne, con oltre 4.500 nuovi casi ogni anno. Ringrazio quindi la consigliera del PD Nadia Rossi per aver richiamato l’attenzione della Giunta su questo tema delicato. Ora l’ecografia al seno potrà rientrare tra gli esami prescrivibili dal proprio medico.
Altro impegno interessante: la risoluzione sollecita l’ammodernamento delle apparecchiature utilizzate per effettuare i test.
Per la prevenzione vera e propria – cosa notoriamente diversa dalla diagnosi precoce e fondamentale per evitare di ammalarsi – bisognerà invece lavorare a favore di un ambiente più sano e per diffondere stili di vita che contribuiscano a prevenire l’insorgenza delle malattie. Su entrambi i fronti – prevenzione e diagnostica – Verdi – Europa Verde Emilia-Romagna sarà sempre dalla parte di cittadine e cittadini.