Dopo la dichiarazione di emergenza a causa della prolungata siccità, chiesta a luglio dalla Regione Emilia-Romagna al governo, siamo alla richiesta opposta: dopo gli eventi meteo estremi di queste ore si parla di dichiarare lo stato di emergenza causa nubifragi e trombe d’aria. Colpito prima il ravennate, e ieri ed oggi il ferrarese e il modenese. Anche Liguria e Toscana sono in grave difficoltà. E prima era toccato all’alta montagna e a Stromboli.
Per quanto ancora si andrà avanti a chiedere prima lo stato di emergenza per la mancanza di precipitazioni, e subito dopo per fenomeni meteo estremi?
Eppure c’è ancora chi si balocca con il negazionismo dell’emergenza climatica.
Cosa si aspetta invece a dotare finalmente il nostro paese di un Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici sostenuto da un piano adeguato di investimenti?
E cosa si aspetta ad approvare un Piano integrato energia e clima aggiornato agli obiettivi della Legge sul clima europea del 2021?
Europa Verde ha avanzato proposte che tengono conto del documento dei ricercatori di Energia per l’Italia.
Speriamo che il 25 settembre elettrici ed elettori sappiano scegliere chi – Europa Verde – da decenni fa proposte per una transizione ecologica giusta ed efficace in grado di salvare il clima e di aprire la strada a nuove opportunità di vita e lavoro.