Continuano ad arrivarmi in Regione segnalazioni, ormai quasi quotidiane, di cittadine e cittadini del Quartiere Navile di Bologna esasperati dal rumore delle decine di aerei che ogni giorno sorvolano a bassissima quota le loro abitazioni, persino in orari dedicati al sonno. Sono appelli ad agire per porre fine al disagio e alla loro esasperazione, che purtroppo non vedono trovare ascolto da parte delle istituzioni e delle autorità competenti.
Per questo oggi ho presentato un’interrogazione – non è la prima su questo tema – in Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per sollecitare la Giunta a fornire aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei due nuovi studi a cura dell’AUSL di Bologna e di ENAC-Ente Nazionale Aviazione Civile: il primo per valutare l’impatto che ha l’inquinamento acustico sulla popolazione, il secondo per studiare le rotte in decollo e atterraggio che permettano di evitare i sorvoli della città riducendo l’impatto del rumore. Nell’interrogazione ho anche chiesto di chiarire i termini economici dell’accordo tra Ryanair e lo scalo bolognese.
Durante l’estate appena trascorsa, superata la fase emergenziale della pandemia Covid, i voli sono ripresi a pieno ritmo col risultato che l’inquinamento acustico e atmosferico hanno messo a dura prova i nervi e la salute dei residenti del quartiere Navile.
Lo scorso giugno l’assessore regionale Andrea Corsini aveva accolto favorevolmente la richiesta di Europa Verde di organizzare un incontro della Commissione aeroportuale – di cui la Regione Emilia-Romagna fa parte – con l’AUSL e la Città Metropolitana di Bologna e il COmitato per la COMPatibilità AERoporto per valutare lo stato dell’arte e l’adozione di misure di mitigazione dell’impatto acustico dell’aeroporto. Per questo nell’interrogazione chiedo aggiornamenti anche in merito all’organizzazione di questo incontro.
Per quanto riguarda gli accordi commerciali tra lo scalo bolognese e Ryanair, la domanda rivolta alla Giunta fa riferimento all’eventuale esborso di incentivi alla compagnia low-cost per le rotte e per i singoli passeggeri in arrivo su Bologna, nonchè alle nuove condizioni economiche poste dalla compagnia irlandese per non tagliare rotte su Bologna nella trattativa che, stando alle parole del country manager Italia Mauro Bolla, è in corso con l’aeroporto Marconi per il rinnovo dell’accordo.
Europa Verde continuerà ad affiancare i cittadini in questa battaglia che dura da anni. Quando ero assessora all’Ambiente di Bologna ottenemmo buoni risultati imponendo agli aerei di evitare il sorvolo di Bologna utilizzando per atterraggi e decolli le rotte da e per il Bargellino, un’area limitrofa al Marconi prevalentemente caratterizzata da insediamenti produttivi. Non è quindi da oggi che mi (pre)occupo del disagio di chi sente gli aerei volare a bassa quota sopra la propria testa.
Non è possibile continuare a chiudere occhi e orecchie davanti al danno che subiscono migliaia di cittadine e cittadini a cui viene negato anche il diritto al riposo notturno. Su questo Europa Verde continuerà a mantenere alta l’attenzione.
Qui il testo dell’interrogazione.