Al momento stai visualizzando Alle elettrici ed elettori che ci hanno votato: GRAZIE!

Poteva andare peggio? No.
L’esito delle elezioni politiche del 25 settembre mi ricorda la famosa vignetta che Altan disegnò nel 1994 dopo la prima vittoria di Silvio Berlusconi. Effettivamente ieri non avrebbe potuto andare peggio per lo schieramento di centrosinistra. Ci sarà tempo per riflettere sulle scelte fatte e quelle da fare che non sono state fatte. Ma già oggi appaiano evidenti gli errori di chi, pur conoscendo i meccanismi della legge elettorale con cui si è votato, non ha lavorato per tenere insieme un campo progressista formato da PD, Verdi/Sinistra e M5S che avrebbe molto più che solo contenuto le perdite. Ma voler imporre da parte del PD come riferimento aggregante la cosiddetta “Agenda Draghi” ha creato divisioni, invece di essere un collante condiviso. L’autoreferenzialità competitiva di Conte, Calenda, Letta, Renzi ha fatto il resto. Ed ecco scodellata la debacle.

Sarebbe stata un’alleanza pastrocchio, formata da forze divergenti, il campo davvero largo con PD, M5S e Verdi/Sinistra Italiana? Perché, quella a destra che cos’è, un’alleanza organica? In ogni caso, preferire di contarsi divisi, e consegnare il Paese a Fratelli d’Italia ci espone a rischi enormi. Non possono che preoccupare le loro ricette economiche, ambientali e sociali non all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte: emergenza climatica, caro-energia, inflazione verso la doppia cifra, aumento della fascia di popolazione in povertà estrema. La loro vicinanza a leader europei liberticidi e antidemocratici non è meno inquietante. Oggi c’è bisogno di solidarietà, non di darwinismo sociale. Speriamo che Giorgia Meloni, alla quale faccio le congratulazioni per la vittoria e auguro buon lavoro, rimanga nel solco democratico dei diritti della persona, delle donne, dei lavoratori, e che affronti la questione energetica evitando retromarce verso il fossile.

Sarebbe riduttivo, però, attribuire la sconfitta di oggi solo a scelte sbagliate sul piano delle alleanze: la perdita di consenso viene da lontano ed è frutto anche di errori di visione da parte del maggiore partito del centrosinistra, del divario crescente tra rappresentati e rappresentanti, come ci segnala ancora una volta l’aumento degli astenuti.

Per l’Alleanza Europa Verde-Sinistra Italiana il superamento dello sbarramento del 3% consente ai Verdi di tornare in Parlamento dopo ben 14 anni di assenza. Il nostro programma e i nostri candidati hanno ricevuto la fiducia di oltre un milione di elettori ed elettrici. Si tratta di un consenso importante su cui intendiamo investire per promuovere in Parlamento e fuori dalle Aule istituzionali le nostre proposte sui temi della giustizia sociale e ambientale. Certo, siamo ancora lontani dai numeri a due cifre dei nostri cugini tedeschi, austriaci e francesi. Ma passo dopo passo stiamo ritornando nelle istituzioni: nel 2020 nell’Assemblea legislativa, e nel 2021 nel Comune di Bologna, per guardare all’Emilia-Romagna; ieri, a livello nazionale, nel Parlamento italiano.

Qui in Emilia-Romagna quasi 100mila persone hanno scelto la nostra Alleanza, e nel collegio uninominale di Imola-Bologna è stato eletto il co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli. Nei collegi plurinominali, grazie a percentuali regionali superiori alla media nazionale (4,32% alla Camera e 4,52% al Senato) eleggiamo un altro deputato a Bologna (che dai conteggi dovrebbe essere la coportavoce nazionale Eleonora Evi – aggiornato il giorno 27 settembre).

Voglio quindi ringraziare tutte e tutti coloro che, con il loro voto, hanno deciso di dare voce alle nostre battaglie per il lavoro sicuro e giusto, per i diritti sociali, la tutela dell’ambiente e del benessere degli animali e per una transizione ecologica ed energetica che non lasci indietro nessuno.

Ringrazio anche le candidate e i candidati che si sono spesi con generosità e entusiasmo contribuendo a far conoscere i nostri programmi e ideali. Ringrazio chi ha coordinato la campagna elettorale come sempre con scarse risorse economiche a disposizione, e chi ha operato dietro le quinte per il disbrigo delle pratiche più che mai complesse e delicate in questo frangente.

Anche l’esperienza con Sinistra Italiana è stata positiva, a cominciare dalla condivisione degli obiettivi. Vedremo se continueremo a fare le nostre battaglie insieme. E con Possibile si è riaperto il dialogo.

Il gruppo parlamentare di Europa Verde che si costituirà nei prossimi giorni, oltre a fare un’opposizione senza sconti al futuro governo guidato da Giorgia Meloni, sarà un importante punto di riferimento per chi lavora nelle istituzioni locali e per gli attivisti Verdi sul territorio.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.