Oggi ho partecipato all’assemblea di Europa Verde Parma. Nel mio intervento mi sono rifelicitata per l’elezione di Enrico Ottolini, che a giugno ha riportato il simbolo dei Verdi in Consiglio Comunale dopo 20 anni di assenza.
Un successo che ben si inserisce nella nostra striscia positiva: a gennaio 2020, con la mia elezione grazie anche al supporto dei gruppi regionali, il ritorno dei Verdi nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna dopo 10 anni, e lo scorso settembre il rientro in Parlamento dopo 14 anni di assenza, in alleanza con Sinistra Italiana.
Su questo ultimo punto l’orientamento a livello nazionale è di proseguire il percorso di approfondimento politico e di condivisione, pur nell’autonomia dei gruppi locali come richiesto a livello regionale.
Un percorso che non prelude all’unificazione, e che rispetto ad una rinnovata alleanza elettorale alle europee del 2024 non può prescindere da un punto fermo: il riferimento politico-parlamentare a Bruxelles deve essere l’eurogruppo dei parlamentari Verdi Europei, l’unica forza che esprime una vera cultura post-novecentesca che unisce giustizia climatica e giustizia sociale, cultura ecologista e solidarietà.