Si sta discutendo in queste ore se l’imbrattamento dei muri del #Senato come forma di protesta, da parte degli attivisti di #UltimaGenerazione, contro l’inazione della politica nella lotta ai cambiamenti climatici sia da condannare o, al contrario, da comprendere vista la gravità della situazione.
Come ambientalista di lungo corso ho partecipato negli anni a manifestazioni di protesta che non facevano ricorso a queste modalità le quali rischiano, come sta puntualmente accadendo, di concentrare il dibattito pubblico sulla #vernice sui muri anziché sulla vernice del #greenpainting/#greenwashing e sull’obiettivo della protesta, ovvero gridare con quelle scritte che non c’è più tempo per tergiversare.
Come ci dice il #ClimateClock che
con le cifre in rosso indica quanto tempo manca, agli attuali tassi di emissioni di gas serra, per consumare il “budget di carbonio” globale a disposizione, vale a dire la quantità di #CO2 equivalente che può ancora essere rilasciata nell’atmosfera mantenendo l’aumento della temperatura media mondiale entro un grado e mezzo;
con le cifre in azzurro, in successione indica, la percentuale di #energiamondiale fornita al momento da #fontirinnovabili; l’ammontare in dollari del #fondoVerde per il clima destinato ai Paesi meno emettitori ma che più subiscono l’impatto dei cambiamenti climatici; i chilometri quadrati di superficie della Terra protetti dalla popolazione indigena.
I dati aggiornati ad oggi, a un mese di distanza di quelli che ho pubblicato a inizio dicembre, ci dicono che anche questo mese non è cambiato niente di sostanziale, a parte un lieve incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili passata dal 13,28% sul totale al 13,33% e, ovviamente, il mese in meno che abbiamo a disposizione per non bruciare il budget di emissioni di gas serra. Il resto è rimasto immutato come un mese fa.
In sintesi:
restano 6 anni e 200 giorni e qualche ora per contenere l’aumento medio della #temperatura globale entro 1,5 gradi;
sono appena 9,52 i miliardi di dollari versati nel Fondo verde a sostegno dei paesi più fragili, rispetto ai 100 concordati;
sono 43.500 i chilometri quadrati di territorio ancora abitato e protetto da popolazioni native;
il 13,33 % di energia prodotta viene da fonti rinnovabili.
Grazie anche a #EuropaVerde, il #climateclock è stato installato sulla home page del sito dell’#Assemblealegislativa dell’#EmiliaRomagna https://www.assemblea.emr.it/ dove potete seguirne l’andamento. Io continuerò a pubblicare l’aggiornamento ad ogni primo del mese.
Con l’impegno, anche nel 2023, a non fare mancare la mia voce, come capogruppo di Europa Verde e vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, a favore dell’accelerazione delle misure, regionali e nazionali, contro l’emergenza climatica.
Non c’è più tempo da perdere!