Un’esperienza all’estero arricchisce, lo dico anche per esperienza personale: i cinque anni che ho trascorso a Berlino sono stati fondamentali per la mia formazione umana, professionale e politica. Se però non siamo in grado di fare rientrare i talenti, questa emorragia si trasforma in un’occasione persa per il Paese.
Per questo l’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ha dato il via libera alla legge regionale per l’attrazione, la permanenza sul territorio e la valorizzazione dei giovani talenti a elevata specializzazione e formazione nella ricerca e nella didattica universitaria.
Primo e unico nel panorama nazionale, questo provvedimento è frutto di un lavoro di squadra e prevede lo stanziamento immediato di 2 milioni dal bilancio regionale per le imprese che assumeranno i talenti, oltre ai 115 milioni già investiti. Le misure previste saranno finanziate attraverso Fondi europei e riguarderanno la formazione, l’occupazione e la residenzialità.
La legge risponde alla sfida di mettere a disposizione risorse adeguate ai livelli di formazione dei ricercatori e dei docenti che vogliamo attrarre. Bisogna porre rimedio a un dato allarmante che riguarda l’Italia: siamo l’unico paese UE ad avere un saldo negativo tra cervelli in fuga e in entrata, anche perché gli assegni di ricerca per questa categoria sono sotto la media Ue.
In Emilia-Romagna non partiamo da zero: concorreranno al raggiungimento del traguardo anche i 13 milioni di euro previsti, sempre nel bilancio 2023, per finanziare i progetti finalizzati ad attrarre investimenti esteri. In aggiunta ci sono anche i 100 milioni di euro che la Regione investe in borse di studio per garantire a tutti le stesse opportunità.
Il tema delle opportunità per i giovani è stato sempre centrale per i Verdi, soprattutto con l’intento di sbloccare l’ascensore sociale che in Italia è bloccato da troppo tempo. Nell’ambito del dibattito su questa legge ho proposto alla maggioranza un odg – poi approvato all’unanimità dall’Assemblea – per sollecitare il governo a aumentare gli assegni per ricercatori e docenti universitari.
Il tema dei bassi compensi era emerso in un confronto che ho avuto con i docenti che fanno parte del nostro Comitato scientifico. Che ancora una volta ha confermato la sua importanza e utilità per elaborare le proposte di Europa Verde per l’Emilia-Romagna.
Nel video la dichiarazione che ho rilasciato al Tg3 RAI dell’Emilia-Romagna sulla legge.