Al momento stai visualizzando CENTRO DI VIA MATTEI A BOLOGNA: INTERVENIRE CON URGENZA PER GARANTIRE ACCOGLIENZA DIGNITOSA AI MIGRANTI

Il naufragio al largo di Crotone con oltre sessanta morti non è umanamente accettabile. L’ennesima macabra conta dei cadaveri ripescati urla l’urgenza di adottare misure preventive e provvedimenti che pongano fine a questo strazio. Il Mediterraneo è un cimitero che inghiotte corpi di bambini e adulti in fuga da fame e disperazione.

Con altrettanza urgenza bisogna intervenire anche per garantire condizioni igienico-sanitarie degne di questo nome ai migranti ospitati nel Centro di Accoglienza Straordinaria di via Mattei, a Bologna.

L’ho chiesto con un’interrogazione alla giunta regionale a seguito di un servizio trasmesso dalla Tgr Emilia-Romagna: le immagini hanno mostrato camerate sovraffollate e spesso prive di finestre, letti ammassati l’uno all’altro, pavimenti sporchi, presenza di scarafaggi e bagni pieni di muffa, incrostazioni e immondizia.

Tra gli ospiti del CAS ci sono diversi giovani lavoratori impiegati principalmente nella logistica con contratti precari o a chiamata. Una condizione economica che impedisce l’accesso al mercato dell’affitto e l’uscita dai percorsi di accoglienza straordinaria.

Nell’interrogazione evidenzio anche un’emergenza nell’emergenza: una ventina di ospiti del Centro channo ricevuto una lettera dalla Prefettura di Bologna che impone loro di lasciare la struttura perché hanno superato la soglia di reddito di 5900 euro annui, pari all’ammontare dell’assegno sociale. Una situazione paradossale: non stiamo parlando né di un alloggio degno di questo nome, né di un reddito adeguato al mercato dell’affitto. Secondo il Coordinamento Migranti di Bologna, queste persone rischiano di finire in strada e di conseguenza di vedere compromessa la richiesta di permesso di soggiorno in  mancanza di un domicilio. Europa Verde chiede un impegno per evitare di aggravare una situazione già complicata: bisogna concedere più tempo ai migranti che devono lasciare il CAS, per consentirgli di trovare una soluzione abitativa dignitosa.

Per Europa Verde, insieme alla questione contingente,  va affrontato il tema del superamento dei CAS: da centri di accoglienza straordinaria, diventano luoghi di residenza stabilizzata in mancanza di disponibilità di posti nei Centri di prima e seconda accoglienza. Il problema quindi è più ampio: le condizioni di vita dei migranti devono essere centrali nelle politiche di accoglienza e integrazione, tanto più perché si tratta di persone che, con il loro lavoro, garantiscono il funzionamento di filiere essenziali per la nostra economia, a partire dalla logistica.

Per questo con l’interrogazione chiedo alla Regione Emilia-Romagna se abbia in corso un dialogo e un percorso di collaborazione con la Prefettura di Bologna sul tema dell’accoglienza dei migranti e, in particolare, sul le condizioni vergognose  del Centro di Accoglienza Straordinaria di Via Mattei.

A questo link il testo dell’interrogazione: https://www.silviazamboni.it/wp-content/uploads/2023/02/cas.pdf

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.