La crisi climatica accelera, ma la transizione energetica non tiene il passo. A che punto sono, ad esempio, le autorizzazioni di competenza ministeriale per la realizzazione degli impianti eolici al largo delle coste di Rimini e di Ravenna? L’ho chiesto oggi alla Giunta in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna nel corso del question time. Considerati i 930MW di potenza complessiva, si tratta infatti di due impianti strategici non solo a livello regionale, ma anche nazionale. La risposta della Vice Presidente Irene Priolo ha fatto chiarezza e per questo mi sono dichiarata soddisfatta: lo scorso 13 marzo per il progetto eolico-solare Agnes di Ravenna è stato autorizzato l’avvio del processo di Valutazione di Impatto Ambientale di competenza ministeriale, con il vincolo a concluderlo entro 150 giorni. La VIA del progetto di Rimini è stata sospesa a seguito delle osservazioni e della richiesta di integrazioni al proponente da parte del Ministero e della Regione Emilia-Romagna. Su questo, ho annunciato in Aula che come capogruppo di Europa Verde farò un accesso agli atti per prenderne visione e approfondire il contenuto di tali osservazioni.
L’interrogazione che ho discusso oggi ha inteso raccogliere l’allarme lanciato la settimana scorsa, alla Fiera K.EY di Rimini sulla transizione energetica, da parte di Legambiente con il nuovo rapporto “Scacco matto alle rinnovabili”, che evidenzia come i progetti di installazione di nuove fonti pulite si arenino soprattutto a livello locale. L’iter dei progetti risulterebbe rallentato non solo dalle norme poco chiare e dalla burocrazia farraginosa, ma anche dall’opposizione preconcetta di comunità ed amministratori locali: le cosiddette sindromi Nimby (Not in my backyard, non nel mio giardino) e Nimto (Not in my term of office, non nel mio mandato). Al punto che nel 2019, le Regioni avevano autorizzato il 41% dei progetti di fotovoltaico presentati, sceso poi al 19% nel 2020, al 9% nel 2021 e all’1% l’anno scorso. Ancor peggio i dati dell’eolico, con una percentuale di autorizzazioni rilasciate dalle Regioni nel 2019 del 6%, del 4% nel 2020, dell’1% nel 2021, fino allo 0% nel 2022. Eppure, negli ultimi anni sono aumentati sia i progetti presentati per le fonti rinnovabili, sia le richieste di connessione alla rete elettrica: queste ultime sono passate da 168 GW al 31 dicembre 2021 ad oltre 303 GW al 31 gennaio 2023.
Come ha evidenziato il rapporto di Legambiente, anche l’Emilia-Romagna non è immune dai ritardi in campo eolico, anche se per gli impianti di Ravenna e Rimini la competenza autorizzatoria è in capo al governo. L’Emilia-Romagna è molto meglio posizionata sul fronte “solare”: proprio ieri il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica nazionale sulla diffusione del fotovoltaico in cui Ravenna si piazza seconda dopo Roma, con Forlì che è quinta, e Rimini sesta.
Voglio inoltre ricordare che per la transizione energetica l’Emilia-Romagna ha stanziato 2 milioni di euro per la promozione delle comunità energetiche rinnovabili, ai quali se ne aggiungeranno altri 12 sempre a fondo perduto; mentre il Piano triennale di attuazione del Piano Energetico Regionale, approvato a dicembre 2022, prevede – tra fondi pubblici ed effetto leva che questi innescano – circa 5,5 miliardi di euro di investimenti a favore sia dell’efficienza energetica nel settore pubblico e privato sia della promozione delle fonti rinnovabili.
Bisogna correre: la transizione energetica non è un optional, ma una necessità vitale. Il nostro Pianeta infatti può sopravvivere al riscaldamento globale. Siamo noi essere umani invece che non ce la faremo se la temperatura media globale supererà l’aumento di un grado e mezzo. La siccità scatenata dall’emergenza climatica dovrebbe aprire gli occhi anche a chi continua a nascondere la testa sotto la sabbia prendendo decisioni che ci danneggiano tutti quanti. Pur nel rispetto della tutela dei beni paesaggistici, si proceda quindi a rimuovere gli ostacoli burocratici che rallentano la corsa delle rinnovabili.
Qui il testo dell’interrogazione https://www.silviazamboni.it/…/2023/03/OGPG2023007472.pdf