Al momento stai visualizzando EMILIA-ROMAGNA DOPO L’ALLUVIONE. Riflessioni su clima e territorio – Incontro pubblico

 

 

A QUESTI LINK LE REGISTRAZIONI INTEGRALI DELLE DUE SESSIONI DELL’INCONTRO:

Mattina: https://youtu.be/4_idyEJZoC4

Pomeriggio: https://youtu.be/guUhq5hmRtE

A QUESTO LINK LE SLIDE UTILIZZATE DA RELATRICI E RELATORI E LA GALLERIA FOTO DELLA GIORNATA:

https://drive.google.com/drive/folders/1BTJBGAe0vrixnjJUDUuKYB3zltXbgezQ?usp=sharing

 

Dopo la tragica alluvione che ha colpito la Romagna e parte dell’Emilia, con l’incontro pubblico del 30 giugno Europa Verde ha voluto offrire un’occasione di riflessione sulla corretta gestione e cura, davvero sostenibile e resiliente, del territorio.
In queste settimane noi Verdi e ambientalisti siamo stati oggetto di critiche surreali che ci addossavano la responsabilità dell’alluvione per aver impedito di abbattere gli alberi sulle sponde dei fiumi, per aver impedito di costruire a causa di un eccesso di…difesa degli ecosistemi.
Noi che da decenni richiamiamo l’attenzione sui cambiamenti climatici che sono all’origine degli eventi meteo estremi sempre più ricorrenti, come le torrenziali piogge che hanno annegato ampi territori della nostra regione; noi che da decenni chiediamo di rallentare il consumo e l’impermeabilizzazione del suolo; noi che troppo spesso contiamo come il due coppe quando è briscola bastoni, noi saremmo i plenipotenziari in grado di bloccare i progetti delle amministrazioni con i nostri “no”. Ci sarebbe da ridere, se questo pregiudizio non fosse la premessa di altre sciagure.

Dopo settimane di disinformazione e fake news sulle cause dell’alluvione, abbiamo invitato esperti riconosciuti a condividere le loro conoscenze per mettere a fuoco il dissesto idrogeologico, il consumo di suolo, la protezione delle aree vulnerabili e la realizzazione di infrastrutture idrauliche sicure nell’ottica delle sfide legate ai cambiamenti climatici, la rinaturazione del corso dei fiumi e la funzione della vegetazione spondale nella mitigazione delle inondazioni e dell’erosione e nella promozione della biodiversità. Un contributo di idee ed esperienze che mettiamo a disposizione per accrescere la consapevolezza di cittadini, imprese e amministratori pubblici sui temi dell’ambiente e dell’emergenza climatica.

L’evento, che ho avuto il piacere di introdurre e coordinare, è stao aperto dalla Vice Presidente della Regione Emilia Romagna Irene Priolo.
I relatori che abbiamo avuto l’onore di ospitare sono:

Carlo Cacciamani, direttore dell’Agenzia Nazionale per la meteorologia e climatologia “ItaliaMeteo”, responsabile Struttura tematica Servizio IdroMeteoClima di Arpae Emilia-Romagna e co-autore di oltre 90 pubblicazioni e report nella campo della previsione meteorologica ad area locale, della climatologia e dei cambiamenti climatici.
Erasmo D’Angelis, già responsabile della struttura di missione sul dissesto idrogeologico Italia Sicura, è tra i promotori della Fondazione “Earth and Water Agenda” (EWA), costituita a Firenze nel 2021, che ha scopo di promuovere studi, ricerche e incontri finalizzati alla valorizzazione e alla tutela dell’ambiente.
Michele Munafò, ingegnere per l’ambiente e il territorio, professore presso l’Università Sapienza di Roma, dirigente di ricerca di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e responsabile del Rapporto sul consumo di suolo in Italia
Sauro Turroni, urbanista di formazione, progettista del Piano territoriale paesistico dell’Emilia-Romagna, durante la sua attività parlamentare dal 1992 al 2006 si è occupato di paesaggio, beni culturali, rifiuti, energia ed è stato relatore di numerosi provvedimenti riguardanti alluvioni e terremoti.
Paolo Pupillo, professore emerito dell’Università di Bologna, è stato preside della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e più volte presidente del corso di Scienze Biologiche; fa parte del Comitato scientifico della Federazione nazionale Pro Natura.
Fausto Bonafede, biologo naturalista e consulente scientifico del WWF, da decenni segue, anche sul campo, il tema della cura della vegetazione spondale dei fiumi.
Armando Brath, Professore Ordinario dal 1994 presso l’Università di Bologna, dove insegna Costruzioni Idrauliche e Protezione Idraulica del Territorio. È autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, molte delle quali apparse sulle principali riviste internazionali del settore. Dal settembre 2015 è Presidente nazionale dell’Associazione Idrotecnica Italiana. È Direttore responsabile de “L’Acqua”, principale rivista tecnico-scientifica italiana nel settore dell’ingegneria delle acque.
Bruna Gumiero, ecologa fluviale con oltre 30 anni di esperienza, insegna all’Università di Bologna ed è stata co-fondatrice del CIRF (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale)
Francesco Tornatore, dirigente tecnico dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po.
La mattinata sarà conclusa dall’intervento di Angelo Bonelli, deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra e segretario della Commissione Ambiente e Territorio della Camera.

La sessione pomeridiana è stata dedicata alle testimonianze dai luoghi alluvionati e agli interventi di diverse associazioni, tra cui Legambiente, AIAB, Rete HUMUS, Fridays for Future, Anab.

Le conclusioni sono state affidate al co-portavoce regionale Verdi-Europa Verde Emilia-Romagna, Paolo Galletti.

 

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.