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I cani guida rappresentano una risorsa insostituibile per non vedenti e ipovedenti: non solo perché si occupano dell’incolumità fisica delle persone che accompagnano aiutandole a superare o evitare ostacoli, ma anche perché svolgono una importante funzione di tipo psicologico. Infatti, grazie al senso di sicurezza che infondono, i favoriscono la socialità e diminuiscono il rischio che i non vedenti si isolino in casa, restituendo loro benessere e riducendo lo stress quotidiano. La necessità di superare i problemi odierni nel dotare ciechi e ipovedenti di un cane guida sono stati al centro dell’interrogazione che ho discusso oggi in Commissione Politiche per la Salute dell’Assemblea legislativa regionale. Nell’interrogazione ho sollevato anche il problema di altri costi che i non vedenti devono sostenere, ad esempio, per l’acquisto di strumentazioni digitali e del bastone elettronico.
In Emilia-Romagna non esistono scuole per l’addestramento dei cani guida; i cittadini emiliano-romagnolprivi di vista devono rivolgersi a scuole fuori regione, come quella gestita dai Lions a Milano, che acquista i cani, li addestra e li cede gratuitamente, autofinanziandosi con donazioni e fondi raccolti dai volontari. Il problema è che le liste di attesa possono variare dall’anno e mezzo ai tre anni, un periodo durante il quale l’autonomia e il raggio di azione delle persone cieche o ipovedenti rischiano di ridursi in maniera crescente. Oggi sono dieci gli emiliano-romagnoli in lista di attesa.
Dopo l’illustrazione dell’interrogazione che potete riascoltare nel video, ho espresso soddisfazione per la risposta ricevuta dall’assessore alla sanità Raffaele Donini, il quale ha raccolto le mie sollecitazioni annunciando la disponibilità della Giunta a valutare l’incremento delle risorse destinate al sostegno di persone cieche e ipovedenti e a stipulare accordi con la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari, con l’obiettivo di stabilire un tariffario agevolato per i cani da assistenza alla disabilità. L’assessore ha anche reso noto che il settore dei cani d’assistenza è attualmente all’analisi del Comitato Europeo di Normazione e, in base al risultato di questo iter, la Regione si regolerà rispetto al tema della scuola di addestramento, tema per il quale Donini ha mostrato comunque interesse.
Nella mia replica all’assessore, oltre ad esprimere soddisfazione per la sua apertura, ho chiesto che intervenga in sede di Conferenza Stato-Regioni, nell’apposita commissione degli assessori regionali alla sanità, affinché siano introdotti sgravi fiscali per l’acquisto dei bastoni elettronici e per ridurre l’Iva sugli alimenti per i cani.
Nel video l’illustrazione dell’interrogazione.
A questo link il testo dell’interrogazione e della risposta

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.