Al momento stai visualizzando SOLIDARIETÀ A PIETRO ALEMAGNA E OTELLO CIAVATTI PER LE AGGRESSIONI SUBITE IN ZONA UNIVERSITARIA
🔴 Situazione sempre più fuori controllo in una parte del centro storico di Bologna, da anni al centro di polemiche tra residenti e frequentatori di bar e locali. Con grande preoccupazione ho appreso che questa volta la vittima dell’ultima aggressione in ordine di tempo è stato l’amico Pietro Maria Alemagna mentre sabato sera rincasava insieme alla moglie Silvia nella loro abitazione in zona universitaria. L’architetto Alemagna, già presidente dell’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) Emilia-Romagna, è stato pesantemente insultato e preso a schiaffi da uno dei giovani seduti davanti al portone di ingresso solo per aver chiesto che liberassero il passaggio per consentirgli di entrare.
🟢 Oggi ho appreso che anche Otello Ciavatti , storico portavoce del comitato «Piazza Verdi» nonché candidato di Europa Verde alle scorse elezioni comunali, è stato vittima di un nuovo atto di vandalismo: a distanza di appena una settimana dal furto di quanto aveva a bordo, ignoti stavolta hanno danneggiato la sua auto parcheggiata in via delle Belle Arti. I frequentatori notturni della zona hanno deciso evidentemente di ostacolare con continue intimidazioni il lavoro del comitato per la legalità, è stato il commento di Ciavatti. Che ci ha tenuto a sottolineare che il comitato non si lascerà però intimidire.
Ho chiamato Pietro Alemagna per esprimere a lui e alla moglie solidarietà e vicinanza per quanto accaduto. Non è ammissibile che in una città civile accadano episodi simili, oltre tutto nell’indifferenza generale. Sabato sera, infatti, nessuno è intervenuto in loro difesa, un aspetto dell’aggressione questo che, come mi ha detto oggi al telefono Alemagna, lo ha particolarmente ferito.
👉 Il livello del conflitto nella zona universitaria tra chi rivendica il diritto al riposo e chi quello di frequentare fino a tarda ora i locali abbandonandosi a schiamazzi notturni che superano i limiti di rumore di legge è sempre più allarmante. Chi governa la città e chi è responsabile dell’ordine pubblico deve essere in grado di stabilire regole certe e farle rispettare. La sicurezza personale non è di destra o di sinistra: è un diritto elementare delle persone. Lo dico anche come donna che spesso si trova a spostarsi da sola di sera nelle vie del centro.
Il desiderio di giovani e studenti di vivere la notte non può cancellare il diritto dei residenti di riposare e di frequentare il proprio quartiere in sicurezza. Una città in baldoria H24 all’insegna della cultura dello sballo non è né sana né educativa.
Mi auguro che l’Amministrazione comunale si impegni per raggiungere una rispettosa convivenza tra i residenti della zona universitaria e chi la popola di sera.
🟢 Intanto, domenica prossima, in Piazza Aldrovandi una delegazione dei Verdi di Bologna incontrerà i promotori della petizione lanciata dai comitati dei residenti per valutare anche azioni di sensibilizzazione da prendere insieme.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.