Al momento stai visualizzando NO ALL’AUMENTO DELLE SOGLIE DI ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI DA TELEFONIA CELLULARE

Lo chiede al governo l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna con una risoluzione approvata ieri che impegna la Giunta ad operare in tutte le sedi istituzionali per mantenere i valori di attenzione per i campi elettromagnetici  (CEM) a radiofrequenza attualmente in vigore, ovvero 6 volt per metro, anziché innalzarla a 24 V/m.

🔴 L’aumento era stato chiesto da Assotelecomunicazioni (Asstel) alla X Commissione del Senato, nell’ambito della discussione sul decreto Concorrenza in relazione allo sviluppo del 5G, una richiesta, questa, che ha sempre trovato la dura opposizione dei Verdi.

🟢 Come capogruppo di Europa Verde più volte ho cercato in questi anni di sensibilizzare la Giunta e l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna sull’importanza di applicare il principio di cautela nell’esposizione ai campi elettromagnetici, a salvaguardia della nostra salute: con un’interrogazione nell’aprile 2021 e una seconda a maggio 2022, e sottoscrivendo la risoluzione approvata ieri.

👉🏽 Più volte in passato ho sottolineato la necessità che la misurazione dei CEM, che attualmente avviene come media sulle 24 ore (diluendo quindi i picchi di massima esposizione nelle ore di maggiore traffico telefonico), torni a essere calcolata come media nei 6 minuti. Con la risoluzione approvata, anche questo secondo obiettivo è stato riaffermato.

🆘 Come ho dichiarato in Aula durante la discussione sulla risoluzione, la decisione del governo Meloni di aumentare la soglia di esposizione ammessa non rispetta i principi di precauzione e cautela rispetto al tema della salute, sottovaluta l’impatto sanitario di questo innalzamento e, in tutta evidenza, è volta a privilegiare il vantaggio economico delle compagnie di telefonia cellulare. Voglio quindi ringraziare il consigliere PD Giuseppe Paruolo, primo firmatario della risoluzione, anche per aver accolto le integrazioni che mi sono state suggerite da Fiorella Belpoggi, già direttrice scientifica dell’Istituto Ramazzini, e membro del Comitato scientifico di Europa Verde, che da tempo si batte sulla base dell’evidenza sperimentale contro l’aumento dei limiti di esposizione all’elettromagnetismo.

Nonostante l’astensione dei partiti della minoranza di centrodestra e del gruppo Italia Viva, la risoluzione è passata anche col voto di Europa Verde. Un segnale inviato al governo e alla maggioranza che lo sostiene che prima viene la salute dei cittadini.  L’esposizione agli effetti dei campi elettromagnetici da radiofrequenze è un problema che da anni genera preoccupazioni nella cittadinanza e nella comunità scientifica. Ormai, me compresa, è impensabile fare a meno dello smartphone. Bisogna però mantenere alta l’attenzione a favore di modalità che non danneggino la salute: dall’impiantistica necessaria, all’uso che ne facciamo. No, quindi, parlare col cellulare attaccato all’orecchio, no a tenerlo sotto il cuscino di notte o nel taschino accanto al cuore. E meglio rispondere usando gli auricolari che allontanano dal corpo il telefono.

 

A questo link il testo della risoluzione: https://www.assemblea.emr.it/attivita-1/Servizi-e-uffici/segreteria-affari-legislativi-coord-commissioni/ultima-seduta/sedute-precedenti/sedute-del-2-3-02-2021/atti-di-indirizzo-1/risoluzione-oggetto-n-967

Qui invece il link alla mia interrogazione del 2022: https://bit.ly/3wwta05

A questo link il testo della mia interrogazione del 2021: https://www.silviazamboni.it/…/2021/04/OGAL2021010519.pdf

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.