Nell’ambito del percorso formativo per digital ecobrand manager organizzato dalla Sede RAI dell’Umbria presso il Centro di Formazione in Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia (una splendida villa settecentesca immersa nel verde di giardini e alberi secolari), il 15 e il 16 maggio scorso ho tenuto un corso che ha messo a fuoco, da un lato, i passi da seguire per avere successo partecipando a manifestazioni espositive in ambito green, e dall’altro, a ruoli invertiti, l’organizzazione di eco-eventi dedicati a tematiche di contenuto ambientale.
E’ noto che partecipare ad una fiera ha dei costi rilevanti, tanto più alti se l’esposizione è di rilievo nazionale o internazionale: dall’affitto dell’area espositiva all’allestimento dello stand, ai costi del personale che lo presidia, alle spese di viaggio e soggiorno, solo per citarne alcuni. Quindi, per evitare di sprecare risorse e di mancare l’obiettivo, occorre pianificare la partecipazione per tempo e con cura, e poi gestirla adeguatamente sia nel corso dell’evento sia nel follow-up. Di questi aspetti mi sono occupata nella prima parte del corso.
La seconda parte l’ho incentrata sulle modalità di organizzazione di un eco-evento che, coerentemente con le tematiche trattate, risulti sostenibile a 360 gradi.
Per dare concretezza alla parte teorica, ho quindi accompagnato i corsisti in un’approfondita esplorazione sul web sia delle principali manifestazioni espositive, a livello nazionale, europeo ed extraeuropeo, dedicate agli alimenti biologici, alla cosmesi naturale e bio, alle fonti di energia pulite, all’efficienza energetica, all’economia circolare e agli stili di vita rispettosi dell’ambiente, sia dei più significativi eco-festival italiani nati per diffondere una cultura ambientalmente consapevole in una cornice attenta ad offrire anche rilassanti opportunità di svago.