La seconda visita l’abbiamo fatta a Casalfiumanese all’#aziendazootecnica bio “#LaBordona“, dove le mucche da latte dai sette ai nove mesi d’età “vanno in vacanza” in mezzo ai prati per rigenerarsi dopo parto, allattamento e mungitura per produrre formaggio (buonissimo!!!). Finalmente ho visto una stalla senza gabbie (come chiede una mia risoluzione approvata dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna oltre due anni fa), con tanto di area all’aperto collegata alla stalla, come richiede il disciplinare bio. E per aumentare il comfort all’interno, è in arrivo l’apparecchio denominato “grattamucche”!

A conclusione della giornata, l’incontro con tante altre realtà bio del territorio che entreranno nel Distretto del biologico dell’Appennino bolognese, capitanate da #luciocavazzoni.

Interessante anche le testimonianze di #ReteHumus, Legambiente Emilia-Romagna APS, #UnioneBuddistaitaliana e #AgricolturadiConfine, che si sono messi in rete per portare aiuto alle aziende biologiche vittime dell’alluvione di maggio.

Una premessa che fa ben sperare sulla capacità di coltivare relazioni solidali e sinergiche (oltre al suolo), obiettivo che è alla base della filosofia dei distretti del biologico.

Infine, molto stimolante anche la presentazione di #FabioCiconte del suo ultimo libro “L’ipocrisia dell’abbondanza. Perché non compreremo più cibo a basso costo”.

Sui contenuti di questo libro tornerò, come merita, in una prossima puntata.