Seguo da tempo con solidarietà e apprensione le lotte delle #donne e dei #giovani #iraniani che con grande coraggio, sfidando il regime degli #ayatollah, hanno dato vita al movimento #vitadonnalibertà. Li abbraccio, insieme alle #donne #curde e afghane, e a tutti coloro che subiscono la repressione di regimi totalitari.
Assegnare il #Nobel per la #Pace a Narges #Mohammadi è stata un scelta importante, anche se difficilmente le aprirà le porte del carcere restituendola ai figli e al marito che vivono in esilio volontario a Parigi. Una separazione straziante per tutti loro che dà la misura della determinazione di Narges nel sostenere lo scontro con il regime iraniano. La sedia vuota a Oslo, alla consegna del Nobel per la pace a Narges, ci ricorda l’analoga vicenda vissuta da #AungSanSuuKyi, che era agli arresti domiciliari quando marito e figli, esiliati a Londra, ricevettero a suo nome il Nobel per la pace a Oslo.
Condivido il bel servizio video e l’articolo diffuso da #RaiNews sulle lotte di Narges Mohammadi e la consegna del Nobel ai suoi famigliari.