Stamattina davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna ho incontrato ambientalisti e rappresentanti dei comitati che da anni protestano contro i progetti della Cispadana e della bretella Campogalliano-Sassuolo. Il presidio è stato organizzato in occasione della visita in Regione della presidente del consiglio Giorgia Meloni.
Come capogruppo di Europa Verde in Assemblea legislativa regionale sostengo da tempo le battaglie dei comitati e delle associazioni ambientaliste contro la costruzione o l’allargamento di autostrade sul territorio regionale. E più volte sono intervenuta con interrogazioni alla Giunta per chiedere di modificare il tracciato della Cispadana lasciando perdere il progetto autostradale a favore di un collegamento tra pezzi di strada già esistenti. Eliminando i caselli – indispensabili per le autostradale a pedaggio – l’infrastruttura sarebbe più utilizzabile anche per la mobilità del territorio.
Cispadana e bretella Sassuolo Campogalliano in questi giorni sono oggetto di un confronto tra la Regione e il ministro Salvini, il quale si è impegnato ad accelerarne l’iter. Mentre la maggioranza in comune a Modena ha votato a favore di un odg dei Verdi che chiede di abbandonare il progetto della bretella.
Con l’accelerazione del cambiamento climatico oggi più che mai bisogna investire sulle ferrovie.
Come ho più volte sottolineato nei miei interventi in Aula e nelle interrogazioni presentate in Assemblea, le alternative alla Cispadana e alla bretella esistono e rispondono all’esigenza di puntare sulla mobilità sostenibile e sul ferro per il trasporto di persone e merci. Purtroppo, anziché ricucire i tratti già esistenti di strada lungo l’asse della Cispadana in modo salvaguardare l’integrità dei territori abitati, si sceglie la strada del consumo di altro suolo vergine, con tutte le ripercussioni negative sugli ecosistemi che tale consumo comporta, dalla distruzione e frammentazione degli habitat naturali agli effetti negativi sulle specie animali e vegetali.
Possibile che l’alluvione di maggio non abbia insegnato niente?
Come ha giustamente dichiarato uno dei portavoce del comitato contrario alla bretella Campogalliano-Sassuolo, “l’asfalto sarà a poche decine di metri dalla riva del fiume Secchia e ciò significa preparare in maniera scientifica nuovi disastri”.
L’emergenza climatica richiede invece un cambio di paradigma nelle politiche locali, che devono tenere conto della necessità di accompagnare l’economia e i cittadini ad adottare nuove modalità e opzioni di trasporto e di mobilità.
Nelle foto sono, tra gli altri, con Paola Fagioli di Legambiente e Silvano Tagliavini del comitato contro la Cispadana autostradale.
A questo link trovate i miei interventi in Assemblea legislativa sul Piano regionale integrato dei trasporti, in particolare Cispadana, bretella Sassuolo-Campogalliano e piano di investimenti di Autostrada del Brennero