Martedì 7 febbraio in Commissione Sanità dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ho discusso un’interrogazione depositata a inizio dicembre 2023 in cui chiedevo i motivi del forte calo delle vaccinazioni anti Covid, anche alla luce delle segnalazioni pervenute al Gruppo di Europa Verde e da miei conoscenti sui medici di medicina generale che non disponevano dei vaccini. Dai dati relativi alla fine del mese di novembre 2023 l’Emilia-Romagna risultava tra le prime in Italia per la campagna vaccinale ma con un numero di somministrazioni di vaccini antiCovid ai soggetti fragili molto al di sotto delle aspettative: la copertura tra gli over 80 risultava pari al 18,5% e quella complessiva della popolazione con più di 60 anni al 13,2%. Ancora oggi si registrano solo 350 mila vaccinati in Emilia-Romagna a fronte delle 900 mila somministrazioni del vaccino anti influenzale.
Nella risposta l’assessore Donini ha evidenziato che le difficoltà e i ritardi riscontrati lo scorso autunno erano dovuti non a problemi organizzativi regionali ma al contingentamento dei vaccini a livello nazionale. Oltre che con il contingentamento dei vaccini il forte calo dei vaccinati si spiega anche con un calo evidente della propensione alla vaccinazione, ha specificato l’assessore, calo che desta preoccupazione perché siamo in presenza di un virus endemico che, a causa della compresenza di altri virus stagionali, può accrescere i rischi per i soggetti più vulnerabili. Il vaccino, ormai lo sappiamo, non garantisce di evitare il contagio, ma attutisce l’impatto del virus ed evita complicanze respiratorie gravi. Per questa ragione ho espresso soddisfazione per l’impegno della Giunta di promuovere in futuro altre campagne di sensibilizzazione per aumentare il tasso di copertura e mettere in sicurezza i soggetti fragili.
A QUESTO LINK IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE: