Al momento stai visualizzando FERROVIA PORRETTANA. EUROPA VERDE INTERROGA LA GIUNTA SUI DISAGI AI PENDOLARI
Oggi inizia una nuova settimana di lavoro e scuola, auguro quindi ai #pendolari che si muovono in treno e bus che non sia un’ennesima settimana di disagi.
🆘 Martedì scorso, con un’interrogazione urgente a risposta immediata in Aula, avevo portato all’attenzione della Giunta e dell’ Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna il caso della linea ferroviaria Bologna-Porretta per dar voce all’esasperazione delle 11.000 persone, principalmente studenti e lavoratori di norma vincolati a rigidi orari di ingresso al lavoro e a scuola, che ogni giorno utilizzano questa linea ferroviaria, spesso affrontando ritardi e cancellazioni di treni. 👉🏽 Secondo quanto riportato dal gruppo Facebook del COMITATO PER LA FERROVIA PORRETTANA, martedì 6 febbraio e giovedì 8 si sono verificate per l’ennesima volta ritardi e soppressioni di corse a catena. La mancata comunicazione dei ritardi aumenta il comprensibile disagio dei pendolari, costretti in molti casi ad avvalersi di 30/60 minuti di permesso qualora non possano contare su un orario flessibile di ingresso al lavoro.
Come ho ricordato nel mio intervento in Aula, il trasporto pubblico, soprattutto se elettrico come è quello ferroviario, è lo strumento indispensabile per limitare la congestione del traffico nelle nostre città, ridurre l’inquinamento atmosferico e le emissioni dei #gas climalteranti. Ma solo se regolare e affidabile il trasporto ferroviario rappresenta un’alternativa appetibile rispetto all’uso dell’auto privata. Troppo spesso ritardi e disservizi, come avviene da anni sulla linea della Porrettana, ne penalizzano fortemente l’attrattività limitando l’utilizzo alla sola utenza che non ha alternative e quindi non lo fa per scelta ambientalmente responsabile.
Veniamo da settimane che da inizio 2024 hanno visto l’Emilia-Romagna avvolta da una cappa di smog, e sappiamo quanto questo incida sulla nostra salute causando migliaia di morti premature in tutto il bacino padano. A maggior ragione occorre garantire agli undicimila pendolari della linea Bologna-Porretta un servizio regolare.
👉🏽 Lo scorso 30 gennaio il Comitato e l’assessore regionale ai trasporti Andrea Corsini si sono incontrati alla presenza di dirigenti regionali di #RFI, #FER, #Trenitalia #Tper e delle strutture competenti di Regione e Città metropolitana di Bologna. In quella sede il Comitato ha ribadito “la necessità di intervenire efficacemente con un piano di manutenzione straordinaria delle infrastrutture per limitare al minimo i singoli guasti che, vista la caratteristica della linea mono-binario, hanno sempre un effetto a catena devastante per gli utenti coinvolti in ritardi e soppressioni”. Le altre richieste del Comitato sono state il raddoppio della linea Porrettana fino a Sasso Marconi, il rafforzamento dei servizi notturni (con treni e non solo con bus), la sicurezza del personale viaggiante e di tutti i passeggeri. Infine, il Comitato chiede rassicurazioni sui possibili disagi che potrebbe causare la nuova linea passante Porretta-Pianoro che sarà effettiva dal prossimo 9 giugno. In merito alla cronica carenza del sistema di comunicazione di ritardi e cancellazioni, le aziende di trasporto hanno riconosciuto la necessità di evitare che i pendolari restino a bordo treno o in stazione nella più completa assenza di notizie.
🟢 La risposta della Giunta alla mia interrogazione ha messo in luce le responsabilità del governo, che continua a non rispondere sul raddoppio della linea ferroviaria Porrettana. Raddoppio che anche secondo la Regione rappresenta l’unica soluzione efficace per eliminare i disservizi. Nella mia replica ho invitato la Giunta a sollecitare il ministro dei trasporti Matteo Salvini ad aumentare la dotazione finanziaria del #TPL anziché occuparsi di #Bologna30. Inoltre, ho espresso l’auspicio che, nella prossima riunione con il comitato il 7 marzo, RFI si assuma le proprie responsabilità e dia risposte concrete ai pendolari.
🏴 Ma non è solo la porrettana a far pena nel bacino bolognese: Legambiente ha appena pubblicato il rapporto Pendolaria sullo stato dei trasporti ferroviari in Italia dal quale risulta che tra le dieci linee peggiori c’è la Bologna-Ravenna. Tra gennaio e giugno 2023 sulla tratta Bologna-Rimini via Ravenna circa un treno su cinque ha subito ritardi mentre il 10% è stato soppresso. Anche escludendo i dati di maggio e giugno 2023, quando la linea è stata danneggiata dall’alluvione, la puntualità è dell’80%, mentre il target regionale dovrebbe essere superiore al 90%. Inoltre, in rapporto al numero di passeggeri trasportati, la direttrice Bologna-Ravenna è quella che causa maggiori disagi ad un maggior numero di persone. Un dato che ha allertato l’assessore regionale Corsini, che ha convocato un incontro urgente con Trenitalia-Tper, Rfi e i rappresentanti del comitato pendolari per fare il punto sui problemi della linea.
🟢 L’impegno di Europa Verde per promuovere un servizio ferroviario efficiente non nasce certo oggi. Da anni sono impegnata in particolare per il completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) nel bacino bolognese e provincie confinanti. Il 30 gennaio scorso è stato approvato dall’Assemblea legislativa un mio ordine del giorno, collegato al Piano dell’aria 2030, che impegna la Giunta regionale ad adoperarsi presso tutti i soggetti interessati per completare l’attivazione del SFM, secondo gli accordi istituzionali del lontano 2007.
A questo link il testo dell’interrogazione di martedì scorso: https://www.silviazamboni.it/…/Interrogazione…

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.