Nei giorni scorsi ho depositato un’interrogazione alla giunta regionale per dare voce alle persone disperate che si sono rivolte al Gruppo Europa Verde dopo aver ricevuto bollette del gas con importi alle stelle da oltre mille euro, due/ tre volte superiori a quelli soliti. Bollette che registrano la lievitazione del costo della quota variabile della fornitura del gas fino a 2 euro/Smc e anche oltre, contro gli 0,40 centesimi di euro di media delle bollette precedenti. Colpisce che i “mandanti” siano società a parziale capitale pubblico, in particolare di Enel e Iren. I fornitori sostengono che gli aumenti sarebbero stati comunicati prima dell’estate attraverso le cosiddette proposte di modifica unilaterale del contratto. Ma solo con l’arrivo delle prime bollette salatissime che coprono i consumi legati al riscaldamento gli utenti si sono resi conto dell’entità delle modifiche. In mancanza di comunicazioni tramite raccomandate con ricevute di ritorno o Pec diventa poi complicato per loro dimostrare la mancata ricezione della comunicazione e il contenuto eventualmente fuorviante della stessa.
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La risposta che ho ricevuto dalla Giunta mi ha soddisfatta per la parte in cui ha annunciato l’istituzione di un gruppo di lavoro tra la Regione e le associazioni dei Consumatori e degli Utenti per elaborare strumenti utili per orientare i consumatori-cittadini nel mercato dell’energia, in collaborazione con l’Osservatorio Energia istituito presso ARPAE. Ho sollecitato però un impegno diretto della Regione a sollevare la questione in Conferenza Stato-Regioni per spingere il governo ad affrontare la questione delle bollette record, che temo non riguardi solo la nostra regione, e ad imporre ai fornitori modalità di comunicazione agli utenti più trasparenti e tracciabili. Mi è chiaro che la giunta regionale non ha competenze dirette in materia. E che devono essere governo e Parlamento a muoversi, sapendo che l’impegno ad aprire al mercato libero dell’energia è una delle clausole vincolanti del PNRR. Tuttavia bisogna facilitare la permanenza nelle fasce di protezione per i soggetti fragili ne hanno diritto e garantire agli utenti una comunicazione trasparente, aprendo alla possibilità di impugnare richieste non giustificate dai prezzi dui mercato.
Ora, sulla base della risposta ricevuta, come ho annunciato nella replica alla Giunta ricontatterò le associazioni di consumatori. Bollette come queste che sconvolgono i bilanci delle famiglie non possono essere un fatto solo privato, ma ci chiamano a interessarcene in tutte le sedi istituzionali.
A QUESTO LINK IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE:
A QUESTO LINK LA RISPOSTA DELLA GIUNTA:
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