Al momento stai visualizzando RETE NATURA 2000: MIA INTERROGAZIONE MENTRE ANCHE MELONI AFFOSSA LA LEGGE EUROPEA SUL RIPRISTINO DELLA NATURA

🆘  Europa ancora a passo di gambero sulla legislazione per tutelare natura,  ambiente e clima, da cui invece dipende la nostra possibilità di vita sul Pianeta. Proprio in queste ore è arrivata da Bruxelles l’ennesima amara e preoccupante notizia: a causa della posizione contraria di alcuni Stati membri della Ue, tra i quali l’Italia, è saltato il voto del Consiglio dei Capi di Stato e di Governo che mancava per l’approvazione definitiva della legge sul Ripristino della Natura (“Nature Restoration Law”), approvata lo scorso febbraio dal Parlamento europeo. Tra i nuovi obiettivi della legge c’è il ripristino del 20% degli habitat naturali marittimi e terrestri europei entro il 2030 e il 90% entro il 2050.

🟠 In una fase in cui l’emergenza climatica e ambientale è sotto gli occhi di tutti, fa particolarmente male vedere abbattere tour-court o indebolire i provvedimenti qualificanti del mandato di Ursula von der Leyen, dagli attacchi al Green Deal, alla cancellazione del provvedimento della riduzione del 50% di pesticidi al 2030 e ora l’affossamento della Nature Restoration Law. Se sono queste le premesse delle elezioni europee di giugno e del dopo elezioni, c’è davvero da preoccuparsi per il futuro della legislazione ambientale dell’Europa che finora aveva fatto da traino positivo anche per l’Italia.

E l’Emilia-Romagna cosa fa per aumentare la superficie delle aree  tutelate? Per saperne di più come capogruppo di Europa Verde in Assemblea legislativa Emilia-Romagna stamattina ho depositato un’interrogazione alla Giunta che fa riferimento da un lato alla provincia di Piacenza, dall’altro a quella di Reggio Emilia.

👉🏽 Nell’interrogazione chiedo chiarimenti sullo stato di avanzamento dell’esame e dell’approvazione delle candidature di ampliamento e/o di nuova istituzione dei Siti di Importanza Comunitaria/Zone Speciali di Conservazione (SIC/ZSC), al fine di rispettare i parametri previsti dalle norme esistenti europee rispetto ai quali oggi l’Emilia-Romagna non risulta essere in regola. Nel 2015 l’Unione Europea ha infatti aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia a causa dei ritardi nella designazione di SIC/ZSC e alla non corretta definizione degli obiettivi e delle misure di conservazione per le aree ZSC. A che punto siamo con l’individuazione e l’ampliamento?

🟢 In questo scenario riveste un ruolo rilevante l’ex polveriera di Rio Gandore, un’area di 140 ettari di bosco nel Comune di Gazzola (PC) che è stata destinata a utilizzi militari fino al 1995, poi bonificata dagli esplosivi e quindi chiusa definitivamente nel 1996/1997. Uno straordinario polmone verde di notevole valore naturalistico, ecologico e paesaggistico. Legambiente e il Fondo Ambiente Italiano (FAI) hanno candidato, sin dai primi anni 2000, l’ex polveriera di Rio Gandore a divenire un nuovo SIC, elaborando progetti e raccogliendo firme. La proposta si è purtroppo arenata, secondo quanto riportato da Legambiente, di fronte all’opposizione del Comune. Quindi nell’interrogazione chiesto se l’opposizione del Comune sia stata decisiva nel fermare la candidatura dell’ex polveriera di Rio Gandore e se l’iter di approvazione delle candidature di ampliamento e/o di nuova istituzione dei SIC/ZSC preveda un parere vincolante dei Comuni interessati.

🟢 🟢  Nella seconda parte dell’ interrogazione tocco il problema del downhill, un’attività sportiva che consiste nel lanciarsi a tutta velocità (fino a 80 km/h) in mountain bike giù per il versante di una montagna. Questo sport, oltre ad essere pericoloso per chi lo pratica e per chi, mentre cammina in tranquillità, si trova accidentalmente sul percorso delle biciclette lanciate a tutta velocità, ha un notevole impatto ambientale su sentieri, terreni e fauna. Per questo motivo, nell’ambito della revisione dei piani di gestione delle aree Rete Natura 2000, l’Associazione Pro Natura ha avanzato la richiesta di inserire alcune norme che consentano agli Enti Parchi di regolare la pratica del downhill. La richiesta di Pro Natura è nata dalla situazione creatasi a Monte Duro, in provincia di Reggio Emilia, una Zona Speciale di Conservazione inserita nel Parco Emilia Centrale che riveste un grande interesse naturalistico e paesaggistico grazie alla presenza di numerose specie botaniche e faunistiche. Oltre ai danni al patrimonio naturalistico, l’aumento costante delle singole persone e dei gruppi che praticano il downhill ha causato ripetuti incidenti e ha di fatto espulso dai sentieri, diventati troppo pericolosi, gli altri frequentatori.

👉🏽 Stesso problema per lo Slalom Automobilistico Pianello-Bondolo, valevole come quinta tappa del Campionato Italiano MSPI, organizzato dalla Promo Racing di Reggio Emilia e svoltosi domenica 27 agosto 2023 all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Secondo quanto segnalato da alcune associazioni ambientaliste, la competizione automobilistica si sarebbe tenuta senza previa Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca) e quindi in assenza della conseguente autorizzazione ambientale. 

👉🏽 Infine, la terza situazione di cui ho chiesto conto nell’interrogazione riguarda il consolidamento e la riapertura della Gatta-Pianello, una pista solo in parte asfaltata che corre parallela al Secchia nell’area SIC dei Gessi Triassici, all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Da numerose segnalazioni emerge che le alterazioni degli habitat protetti di greto e spondali sono più che evidenti e impattanti sul complessivo sistema ambientale protetto che fa parte di una delle sette aree riconosciute ufficialmente il 19 settembre 2023 quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. 

🟠 La ridefinizione degli obiettivi e l’aggiornamento delle misure di conservazione e dei piani di gestione dei siti Natura 2000 regionali sono due passaggi fondamentali per il rispetto dei parametri previsti dalle norme europee che mirano a costituire una rete funzionale di aree e di siti finalizzati a contrastare l’isolamento e a favorire gli scambi tra habitat e i corridoi ecologici.

Per questo ho ritenuto opportuno accendere i riflettori sulle tante criticità che mi sono state segnalate dai territori.

A questo link il testo dell’interrogazione: https://www.silviazamboni.it/wp-content/uploads/2024/03/240325-EV_int_Rete-Natura-2000-def.pdf

A questo link il testo della risposta: 8250 28 5 24 Lori risp su rete natura 2000

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.