Al momento stai visualizzando STOP AL CEMENTO? LA REGIONE GARANTISCA IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE INVOCATO DA BONACCINI
Con un’interrogazione urgente a risposta immediata in Aula oggi ho chiesto alla Giunta di fare chiarezza su quanto sta accadendo nel Comune di Faenza, anche in vista di ciò che potrebbe verificarsi nei piani di ricostruzione in tanti altri comuni colpiti dall’ #alluvioneemiliaromagna del maggio 2023. Mi sono riferita, in particolare, alle nuove urbanizzazioni nell’area di via Piave-via Monti che insistono su aree colpite dall’esondazione del Lamone.
🟢 Nelle premesse dell’interrogazione ho ricordato che, come capogruppo di Europa Verde in Assemblea legislativa, a fine febbraio scorso avevo presentato un’interrogazione per sollecitare la Giunta a varare una moratoria sulle nuove edificazioni nelle zone alluvionate in attesa di un aggiornamento delle mappe del rischio idrogeologico e dei PAI (Piani di Assetto Idrogeologico). Una richiesta che riprendeva, oltre che una mozione approvata dal Consiglio Federale Nazionale di Verdi – Europa Verde, gli appelli lanciati da Legambiente Emilia-Romagna APS e da un gruppo di urbanisti, ingegneri e architetti, e le conclusioni della Commissione tecnico-scientifica sull’alluvione, istituita dalla Regione.
👉🏽 Un netto segnale a favore di questa richiesta era arrivato lo scorso marzo, nel corso di tre incontri pubblici a Ravenna, Forlì e Bologna con gli amministratori locali e le parti sociali per fare il punto sugli interventi post alluvione, dal Presidente Stefano Bonaccini, che aveva annunciato la volontà della Regione – in nome del principio di precauzione e a garanzia di una ricostruzione di qualità – di evitare che si realizzassero nuove edificazioni nelle zone colpite dagli allagamenti.
Un annuncio che oggi sembra contrastare con quanto dichiarato lo scorso 24 aprile dalla vicepresidente Priolo, la quale – presentando in Commissione Ambiente il “Piano speciale preliminare dissesto idrogeologico” (DGR 703/2024) – ha dichiarato che a Faenza la norma regionale blocca in modo transitorio i #PUG fuori dai contesti già urbanizzati. Vuol dire dunque che nell’area di Via Piave e via Monti che è compresa nel contesto urbanizzato si può costruire, bypassando le dichiarazioni del Presidente Bonaccini e le richieste avanzate dai succitati soggetti?
🟢 Per fare chiarezza, con l’interrogazione urgente presentata oggi ho chiesto alla Giunta se le urbanizzazioni approvate dal Consiglio Comunale di Faenza rientrino nella fattispecie oggetto delle dichiarazioni del Presidente della Giunta, per cui sono passibili di essere bloccate da un provvedimento ad hoc della Giunta, o se invece potranno proseguire il loro iter di realizzazione.
🟠 La risposta che ho ricevuto dal sottosegretario Baruffi non mi ha chiarito i dubbi procedimentali che ho maturato rispetto alla volontà della Regione di farsi parte attiva in prima persona per garantire il rispetto del principio di precauzione invocato da Bonaccini.
L’aspetto positivo è che non è stata rilasciata la concessione, che pertanto va assoggettata a verifica anche qualora l’ #urbanizzazione risultasse interna al centro urbano.
Metterò comunque a disposizione del comitato cittadino – che da tempo è in pista contro questa urbanizzazione – la risposta per ulteriori utili approfondimenti.
Qui invece il video completo del mio intervento in aula e la risposta dell’assessore: https://www.facebook.com/silviazamboniverdi/videos/460903529935007

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.