Il dato è chiaro: il 75% degli italiani è contrario al nucleare. Lo rivela un sondaggio Ipsos commissionato da Legambiente, Kyoto Club, CONOU Consorzio Nazionale Oli Minerali Usati, Editoriale La Nuova Ecologia.
Un dato inequivocabile che stride con le dichiarazioni di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che non perde occasione di propagandare un ritorno al #nucleare in Italia. Una propaganda pro-nuke talmente forte che vengono sparate cifre di fantasia sui possibili risparmi sulla bolletta energetica – 17 miliardi di euro al 2050 – che non trovano riscontro in documenti ufficiali e scientifici. Pura propaganda, appunto, e attività di distrazione di massa.
Al governo Meloni piace il nucleare, agli italiani no. I nostri concittadini – ci dicono i dati del sondaggio – hanno una coscienza ecologica molto avanzata. Per la gran parte degli interpellati l’Italia deve fare maggiori sforzi su rinnovabili, economia circolare e lotta alla crisi climatica. Per il 54% degli intervistati il governo dovrebbe incentivare la produzione e l’impiego di energie rinnovabili; per il 38% le amministrazioni dovrebbero semplificare il processo autorizzativo degli impianti di energie rinnovabili.
Per quanto riguarda la crisi climatica, i cittadini sono sempre più consapevoli delle ricadute economiche negative: per il 61% degli intervistati l’aumento dei disastri naturali è dovuto alla crisi climatica, per il 45% i cambiamenti climatici hanno effetti sul costo della vita, per il 44% determinano un aumento dei costi dei prodotti alimentari, per il 29% un aumento delle malattie croniche, allergie e intolleranze. Il 72% degli intervistati ritiene che l’impegno a contrastare la crisi climatica deve vedere in prima fila i governi nazionali, seguiti da aziende e consorzi (42%), amministrazioni locali (39%), cittadini e consumatori (35%), media (20%).
Mentre il governo Meloni pensa al nucleare e a importare #gas dall’Africa, la sensibilità degli italiani è sempre più #green. Le buone performance elettorali dei #Verdi, in Italia e in Europa, non sono estemporanee ma figlie di un radicamento sempre più profondo nella società delle nostre proposte di transizione ecologica ed energetica a tutela della nostra #salute e dell’ #ambiente in cui viviamo.
