Al momento stai visualizzando AGEVOLARE L’ACCESSO DELLE BICI NEI SOTTOPASSI DELLA STAZIONE DI BOLOGNA

Nella stazione ferroviaria di Bologna, uno dei principali snodi ferroviari del Paese, vita dura per chi viaggia in treno portando con sé la bici: negli ascensori per accedere ai sottopassaggi c’è posto per una sola bici, mentre lungo le scale non è presente un corsello in cui far scorrere le ruote della bicicletta, che pertanto va sollevata.
Una situazione inaccettabile, che ho portato all’attenzione della Regione Emilia-Romagna, raccogliendo l’appello della Consulta della bicicletta di Bologna. Con un’interrogazione ho chiesto alla giunta di sollecitare Rete Ferroviaria Italiana (RFI) a rendere più agevole l’accesso delle bici.
Le stazioni, e i treni, devono diventare sempre più bike friendly, per abbattere le emissioni inquinanti e climalteranti generate dal traffico motorizzato e per ridurre le congestioni stradali, a favore della mobilità dolce e pulita. Anche per questo ho rilanciato nell’interrogazione la sollecitazione della Consulta affinché nelle nuove stazioni che verranno realizzate con l’interramento a Bologna della linea ferroviaria per Portomaggiore siano previsti ascensori di misura inadatta al trasporto delle bici.
In questo finale di legislatura, e in attesa delle elezioni regionali il prossimo autunno, sono tornata ad occuparmi anche dei Consorzi di Bonifica. Con un’altra interrogazione alla giunta ho chiesto di comunicarmi a quanto ammontano i contributi raccolti dagli otto consorzi presenti in regione, in ciascuno degli ultimi quattro anni e, in particolare, quale è stato l’aumento delle tasse nel 2023 rispetto all’anno precedente.
Mi sono occupata del tema Consorzi in più occasioni, soprattutto per quanto riguarda la scarsissima partecipazione al voto per il rinnovo dei Consigli di Amministrazione dei Consorzi. Succede infatti regolarmente che a tale elezioni partecipi una percentuale infinitesimale degli aventi diritto, che sono i cittadini contribuenti. Per questo avevo sollecitato l’adozione del voto elettronico, per facilitare la partecipazione da remoto.
Nonostante le promesse, è andata a finire che il voto elettronico a luglio dell’anno scorso è stato cancellato. Per cui continua lo scandalo di consigli di amministrazione eletti da un numero ridicolo di contribuenti, la maggior parte contribuenti a loro insaputa, e che gestiscono milioni di euro derivati dalle imposte.
Con quest’ultima interrogazione chiedo anche quali iniziative sono state intraprese per aumentare la partecipazione alle elezioni e quale è stata l’affluenza al voto nelle elezioni Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale tenutesi nel 2023, le ultime in ordine di tempo.
I consorzi gestiscono risorse ingenti ma sono “per pochi”: nel 2015 la percentuale votanti andava da un minimo dello 0,2% nelle elezioni del Consorzio di Bonifica della Romagna, all’1,52% nel caso del Consorzio della Bonifica Burana. Nelle successive elezioni tenutesi nel 2020, in periodo Covid, l’affluenza è ulteriormente crollata raggiungendo livelli di affluenza di poche centinaia di elettori: 260 elettori su 168mila a Ferrara, 700 su 173mila a Parma, 912 su 163 mila a Modena, 565 su 262mila a Bologna, 372 su 134mila nella Romagna occidentale e 327 su 428mila nella Romagna orientale.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.