Al momento stai visualizzando 35.487 REATI AMBIENTALI, FERMARE LA DEVASTAZIONE IL BUSINESS MILIARDARIO DELLE ECOMAFIE
Ogni ora vengono commessi 4 reati contro l’ambiente, quasi 100 ogni giorno, 35.487 nel 2023, con una crescita del 15,6% rispetto al 2022. Sono i numeri preoccupanti del nuovo report di Legambiente “Ecomafia 2024”, uno strumento di monitoraggio della costante devastazione ambientale, che arricchisce la malavita. Tutto il mercato illegale nella Penisola è valso agli ecomafiosi nel 2023 la cifra monstre di 8,8 miliardi.
Questa la fotografia di quello che è accaduto nel 2023: in Italia è aumentato il numero delle persone denunciate per reati ambientali (34.481, +30,6%), così come quello degli arresti (319, +43% rispetto al 2022) e quello dei sequestri (7.152, +19%). Tra gli illeciti, continua a salire la pressione del ciclo illegale del cemento (13.008 reati, +6,5%), che si conferma sempre al primo posto tra i reati ambientali; ma a preoccupare è soprattutto l’impennata degli illeciti penali nel ciclo dei rifiuti, 9.309, + 66,1% che salgono al secondo posto. Al terzo posto con 6.581 reati la filiera degli illeciti contro gli animali (dal bracconaggio alla pesca illegale, dai traffici di specie protette a quelli di animali da affezione fino agli allevamenti); seguita dagli incendi dolosi, colposi e generici con 3.691 illeciti.
A livello regionale la Campania si conferma al primo posto della classifica con più illeciti ambientali, seguita da Sicilia , Puglia e Calabria. La Toscana sale dal settimo al quinto posto, seguita dal Lazio. Tra le regioni del Nord, la Lombardia è sempre prima.
L’Emilia-Romagna si colloca all’undicesimo posto a livello nazionale, ma al quarto su otto per quanto riguarda il Nord. Il rapporto ha rilevato peggioramenti per quanto riguarda il ciclo illegale del cemento (14esimo posto nel 2023, 9° posto nel 2024) e il ciclo illegale dei rifiuti (13esimo posto nel 2023 e 12esimo nel 2024) e in questo caso non è una bella notizia. Rimini e Ravenna sono le province in cui sono stati commessi il maggior numero di reati; Piacenza registra la migliore performance.
Il contrasto alle #ecomafie deve diventare una priorità nazionale, per questo mi associo alla richiesta di Legambiente di un impegno serio del Governo Meloni sul contrasto ai reati ambientali. L’associazione ha avanzato una serie di proposte concrete per limitare il fenomeno, tocca a governo e Parlamento dare concretezza alla tutela ambientale.
Mi ha fatto davvero piacere che il rapporto 2024 sia stato dedicato a Massimo Scalia, tra i fondatori di Legambiente, deputato dei Verdi e presidente delle prime due Commissioni parlamentari d’inchiesta sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti. Massimo è stato il padre dell’ambientalismo scientifico, un amico e maestro. Ci ha lasciati troppo presto ma i semi che ha piantato continuano a dare buoni frutti.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.