Oggi ho presentato in Assemblea legislativa un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere in che modo la Regione Emilia-Romagn e Azienda USL di Bologna intendano operare per smaltire le lunghe liste di attesa degli interventi chirurgici e degli screening che si sono create a causa dell’emergenza pandemica e che non accennano ad accorciarsi.
Secondo notizie di stampa, in provincia di Bologna sono quasi diecimila i pazienti in attesa di un intervento chirurgico, il doppio rispetto a quelli che erano in attesa prima dello scoppio della pandemia. Analogo allarme era stato lanciato anche per la città di Modena: le misure di emergenza prese negli ospedali durante questo lunghissimo anno e mezzo hanno aggravato la situazione delle liste d’attesa contribuendo a far venire a galla le ripercussioni dei mancati investimenti e dei tagli che il servizio sanitario ha subito negli ultimi dieci anni.
Di fronte al perdurare dell’emergenza delle liste di attesa ho chiesto alla Giunta di sapere con che tempi si pensa di recuperare i ritardi, in particolare a che punto sia il piano di recupero delle liste d’attesa annunciato ad agosto dal’assessore alla sanità Raffaele Donini. È sicuramente positivo, stando ai dati forniti dall’assessore nella risposta, il recupero di oltre il 90% degli interventi previsti nel 2020, ma rimane una preoccupante incertezza sul recupero di quelli previsti nel 2021.
Esprimo comunque soddisfazione per l’impegno assunto dalla Regione di smaltire nei prossimi mesi le liste d’attesa anche attraverso la stipulazione di accordi temporanei con strutture private accreditate per la presa in carico dei pazienti, strutture in cui opererà, però, il personale della sanità pubblica.