Al momento stai visualizzando AEROPORTO MARCONI: VOGLIAMO VEDERE  I RISULTATI DELLO STUDIO AUSL CHE VA COMPLETATO AL PIÙ PRESTO

La vicenda dello studio dell’Ausl di Bologna sull’impatto del rumore sulla salute dei residenti nelle aree vicine all’aeroporto Marconi, sta diventando un caso. È la quinta interrogazione, l’ultima è di venerdì, in cui chiedo alla Regione di intervenire su l’Ausl affinchè si ponga fine ad una situazione che dura troppo tempo e si chiedano tempi certi.  Lo studio Doveva essere completato ad aprile 2023, secondo quando riferì l’assessore ai trasporti, Andrea Corsini, ma chi l’ha visto? Ad una mia ulteriore interrogazione veniva risposto, sempre da Corsini, che l’Ausl aveva giustificato il ritardo nella consegna con la mancata trasmissione da parte dell’Aeroporto delle mappe isofoniche aggiornate, necessarie per completare lo studio. In realtà il 5 settembre 2023,  il presidente dell’aeroporto mi confermò personalmente che le mappe erano state trasmesse il 26 giugno 2023. Sono quindi seguite altre due interrogazioni: il 5 dicembre 2023 e il 16 gennaio 2024, ma nessuna chiarezza. Questo infinito rinvio non è accettabile! È una mancanza di rispetto verso i tanti cittadini che aspettano da quasi un anno quei risultati e che continuano a subire le conseguenze del rumore generato dall’aeroporto. Non mi arrendo finché non sarà stata fatta chiarezza. Stando ai messaggi allarmati che ricevo dai cittadini, questa attesa sta alimentando la paura… Nel frattempo, continuano gli annunci di nuove rotte da parte delle compagnie operative al Marconi.  Ryanair, ad esempio,   lo scorso 13 marzo ha presentato tre nuove mete da e per Bologna, portando  ad un totale di 65 le tratte percorse. Si preannuncia un’altra estate di disagi e forte stress per chi abita sotto le rotte dei voli in decollo e in atterraggio. E nonostante gli autoelogi pubblici della Società Marconi per i benefici della cosiddetta virata anticipata in decollo e per l’eliminazione dei sorvoli notturni, i residenti mi comunicano quasi quotidianamente di non aver potuto riposare a causa di voli nella fascia di protezione 23.00 – 6.30. Possibile, chiedono, che ci siano sempre condizioni meteo avverse?

Il testo dell’interrogazione

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.