Torno a occuparmi dell’aeroporto Verdi di Parma. Oggi ho infatti depositato un’interrogazione per chiedere chiarimenti alla Giunta regionale in merito al rispetto della Convenzione sottoscritta nel 2019 tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e So.Ge.A.P. che stabilisce le condizioni e le modalità di erogazione del finanziamento di 12 milioni di euro concesso dal MIT su indicazione della Regione Emilia-Romagna.
Tale finanziamento è destinato all’intervento di consolidamento e allungamento della pista (fase uno) e alla realizzazione di piazzole e hangar per la movimentazione merci e l’utilizzo per voli cargo (fase due). Al momento è in corso la Conferenza dei Servizi indetta dallo stesso MIT per l’approvazione del Piano di Sviluppo Aeroportuale 2018-2025 presentato da So.Ge.A.P.
L’art. 6 della succitata Convenzione intitolato “Aiuti di Stato” stabilisce che “l’erogazione del contributo è soggetto alla preventiva verifica al fine di valutare se gli aiuti concessi siano soggetti alla notifica alla Commissione europea o se gli stessi possano essere esenti da notifica secondo le pertinenti normative europee in materia di aiuti di Stato agli aeroporti nel rispetto di quanto dettato dagli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e delle specifiche disposizioni emanate in materia”.
Il Regolamento UE n. 651/2014 sulle categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato all’articolo 56 bis commi 5 e 6 riporta “Non sono concessi aiuti agli investimenti ad aeroporti ubicati entro 100 chilometri di distanza o 60 minuti di percorrenza in automobile, autobus, treno o treno ad alta velocità da un aeroporto già esistente che gestisce servizi aerei di linea”. Tale disposizione non si applica “agli aeroporti con una media annuale del traffico fino a 200mila passeggeri nei due esercizi finanziari precedenti quello nel quale l’aiuto è effettivamente concesso, se l’aiuto agli investimenti non è tale da comportare un aumento della media annuale del traffico passeggeri dell’aeroporto oltre i 200 000 passeggeri nei due esercizi finanziari che seguono la concessione dell’aiuto”.
L’Aeroporto Giuseppe Verdi di Parma si trova a meno di 100 km da quello di Bologna e potrebbe dunque beneficiare dell’aiuto statale di 12 milioni di euro a condizione di non superare i 200.000 passeggeri nei due esercizi finanziari precedenti e successivi alla concessione dell’aiuto. Un requisito quest’ultimo che, stando alla relazione tecnico-descrittiva redatta dalla stessa SOGEAP, non è rispettato.
La relazione tecnico-descrittiva del Piano di Sviluppo Aeroportuale 2018-2025, attualmente all’esame della Conferenza dei Servizi, So.Ge.A.P. riporta un traffico passeggeri di poco inferiore a 200mila negli anni dal 2023 a 2025. In particolare, le previsioni per il 2025 indicano 199.824 passeggeri. Questo dato, però, che consentirebbe l’erogazione del finanziamento, secondo i calcoli di Europa Verde non è corretto: applicando i medesimi parametri utilizzati da So.Ge.A.P. si ottiene in realtà un numero complessivo di passeggeri annui per il 2025 pari a 200.008. Applicando i valori arrotondati dei movimenti giornalieri riportati nella relazione tecnico descrittiva, il numero di passeggeri/anno che ne risulta è ancora più alto, ossia pari a 240.000. Entrambe le cifre – 200.008 e 240.000 – sono con tutta evidenza superiori al limite di 200.000 passeggeri fissato dal menzionato Reg. UE 651/2014 per l’esenzione dal divieto di aiuti di Stato a supporto di investimenti per aeroporti ubicati entro 100 chilometri da un aeroporto già esistente che gestisce servizi aerei di linea, come è il caso dell’aeroporto di Parma.
Poiché si avvicina la scadenza del 31/12/2023, entro la quale So.Ge.A.P. deve rispondere alle obbligazioni giuridicamente vincolanti inerenti le Fasi 1 e 2 dell’intervento, con l’interrogazione depositata oggi chiedo alla Giunta se sia stata verificata la correttezza dei calcoli dei passeggeri riportati da So.Ge.A.P. nella relazione tecnico-descrittiva del Piano di Sviluppo Aeroportuale; e se si sia ottemperato alle verifiche previste dalla Convenzione del 2019 relative alla compatibilità del finanziamento con la legislazione europea che disciplina gli aiuti di Stato. Qualora venisse confermato il superamento della soglia di 200.000 passeggeri per l’annualità 2025, in violazione del Reg. UE 651/2014 relativamente agli aiuti di Stato agli aeroporti, ho chiesto se la Giunta intenda chiedere la revoca del finanziamento concesso a So.Ge.A.P. Infine ho chiesto se è confermato il termine ultimo dell’esecuzione dei lavori al 31/12/2025 e, in caso contrario, quali atti e provvedimenti sono intervenuti per prorogarlo e a quale data.