Oggi, a seguito dell’impegno annunciato nei giorni scorsi, ho depositato un’interrogazione per sollecitare la Giunta a incontrare la proprietà dell’Agenzia di stampa Dire e le rappresentanze sindacali al fine di trovare soluzioni a tutela di lavoratrici e lavoratori e del proseguimento dell’attività di informazione che svolgono.
La decisione dell’editore dell’agenzia Dire di procedere unilateralmente con il piano di licenziamenti del 30% dei dipendenti è incomprensibile. Soprattutto a fronte della disponibilità della redazione a farsi carico di ulteriori misure a tutela dei livelli occupazionali. L’agenzia Dire rappresenta un importante e autorevole presidio informativo nazionale e locale, un patrimonio per tutti coloro che hanno a cuore la qualità della democrazia che è fatta anche dalla qualità dell’informazione. La redazione è in stato di agitazione dopo che il 7 dicembre l’editore ha annunciato ”di voler interrompere il percorso di ammortizzatori sociali attivato già da molti mesi e di procedere con un piano di esuberi pari al 30% della forza lavoro”.
Nell’interrogazione ho ricordato che l’assemblea dei lavoratori ha dato la disponibilità a ”concorrere ulteriormente alle misure di tutela dei livelli occupazionali dell’azienda” e ha impegnato il cdr e i sindacati ad ”avviare un confronto con al presidenza del consiglio dei Ministri affinché si definisca in tempi brevi ”la riforma dei criteri per l’assegnazione delle convenzioni con le agenzie di stampa” anche perché da mesi prosegue il regime di proroga, che genera incertezza sul futuro.
La Regione (giunta e Assemblea legislativa) ha stipulato contratti con la Dire e il 20 dicembre il Partito democratico ha depositato sul medesimo tema un’interrogazione (prima firmataria la consigliera Zappaterra) in cui si evidenzia l’impegno contenuto nel Patto per il Lavoro e il Clima della Regione Emilia-Romagna” a tutela dell’occupazione, per la riqualificazione professionale anche con “l’utilizzo preventivo di tutti gli ammortizzatori sociali disponibili”.
Esprimo la mia vicinanza e solidarietà ai giornalisti che rischiano il posto di lavoro per una situazione che è addebitabile in gran parte alla catena di errori e di illeciti della precedente proprietà alla quale vengono contestati dall’autorità giudiziaria. Una situazione che non può ricadere sulle spalle dei lavoratori. Anche in virtù dei contratti in essere tra agenzia Dire e Regione Emilia-Romagna, mi impegno quindi a chiedere alla Giunta regionale di mettere in campo tutti gli strumenti disponibili per evitare rotture e decisioni unilaterali, anche con il coinvolgimento del sindacato dei giornalisti.
A questo link il testo dell’interrogazione: https://www.silviazamboni.it/wp-content/uploads/2022/12/EuropaVerde_interrogazione_Agenzia-Dire.docx