Il consumo di suolo vergine, preziosa risorsa non riproducibile ricca di biodiversità, è un male non solo italiano ma internazionale, che ha varie facce, dalla perdita di suolo coltivabile, al land grabbing , allo sfruttamento per coltivate biocarburanti.

In Italia ha portato a divorare, dagli anni ‘70 al 2010, 5 milioni di ettari di superficie agricola, passata da quasi 18 milioni complessivi a poco meno di 13 milioni, col risultato che oggi un italiano su quattro mangia cibo importato. E non perché, insensatamente, importiamo primizie fuori stagione dai quattro angoli del mondo (a proposito di cibo a chilometro zero!), bensì perché il nostro Paese non è più autosufficiente nella produzione alimentare.

Per contrastare questo fenomeno è in discussione un Disegno di Legge, che in prima lettura a metà maggio è stato approvato alla Camera. Come spesso succede quando sono in gioco materie ambientali, si tratta di un provvedimento che presenta luci ed ombre. La sua definitiva approvazione, però, riempirebbe un vuoto storico e vergognoso nella legislazione italiana.

Vittima, da un lato, del consumo di suolo, l’agricoltura che fa un uso intensivo di fertilizzanti e la zootecnia sono invece responsabili, dall’altro, rispettivamente, di consumi energetici e di emissioni dirette di gas climalteranti (metano), che si potrebbero/dovrebbero
ridurre, riducendo così il contributo imputabile a questo settore dell’economia.

Di tutti questi aspetti mi sono occupata intervenendo al convegno del 9 giugno scorso “Terra, acqua, aria” organizzato dall’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, dall’Ordine Interprovinciale dei Chimici dell’Emilia Romagna, dal Trotting Club, dalla rivista la Chimica e l’Industria e da Cosimo Franco di Endura S.p.A.

Per chi volesse leggerlo, pubblico di seguito il testo integrale.

mio_intervento_9giugno2016.docx

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.