In tempi di #emergenzaclimatica, inflazione, povertà dilagante, crollo del sistema sanitario universalistico, crisi umanitaria dei #migranti, guerra in #Ucraina e angoscia per quanto potrebbe ancora succedere in #Israele nello scontro con #Hamas, la proposta di un altro modello di fare economia, non finalizzato al profitto, è davvero rigenerante.
Per questo ho accolto con piacere l’invito del #ForumRegionale #economiasolidale a intervenire all’ iniziativa che hanno organizzato a Bologna.
L’invito risaliva a maggio, quando la mia legge sui #distrettidelbiologico non era ancora stata approvata ma solo annunciata nel corso di un altro intenso convegno del Forum che mi ha dato la possibilità di incontrare persone ricche di straordinarie competenze in campo agronomico bio.
Ieri, quindi, con soddisfazione ho comunicato che la scorsa settimana la legge era stata approvata.
I distretti bio si iscrivono a pieno titolo entro il perimetro dell’economia solidale. Sono infatti coerenti con un altro modo di fare #agroeconomia, nel rispetto della #biodiversità, dell’ambiente, della salute. E sanno fare rete, con esperienze analoghe e lungo tutta la filiera #bio, dai campi al nostro piatto.
Come segnali di impegno della società e di cittadinanza attiva – che va riconquistata alla politica con processi di #partecipazione deliberativa autentica – ho ricordato la manifestazione per difendere il parco attorno alle scuole Besta alla quale avevo partecipato al mattino, e lo sciopero della fame di Emiliano e Sun attivisti dì Extinction Rebellion Bologna coperto dal silenzio generale.
Più tardi passerò nuovamente a trovarli, dopo il primo incontro con loro di venerdì.
Non lo nascondo: il protrarsi del loro digiuno mi inquieta molto.