Sarebbe stata un’alleanza pastrocchio, formata da forze divergenti, il campo davvero largo con PD, M5S e Verdi/Sinistra Italiana? Perché, quella a destra che cos’è, un’alleanza organica? In ogni caso, preferire di contarsi divisi, e consegnare il Paese a Fratelli d’Italia ci espone a rischi enormi. Non possono che preoccupare le loro ricette economiche, ambientali e sociali non all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte: emergenza climatica, caro-energia, inflazione verso la doppia cifra, aumento della fascia di popolazione in povertà estrema. La loro vicinanza a leader europei liberticidi e antidemocratici non è meno inquietante. Oggi c’è bisogno di solidarietà, non di darwinismo sociale. Speriamo che Giorgia Meloni, alla quale faccio le congratulazioni per la vittoria e auguro buon lavoro, rimanga nel solco democratico dei diritti della persona, delle donne, dei lavoratori, e che affronti la questione energetica evitando retromarce verso il fossile.
Sarebbe riduttivo, però, attribuire la sconfitta di oggi solo a scelte sbagliate sul piano delle alleanze: la perdita di consenso viene da lontano ed è frutto anche di errori di visione da parte del maggiore partito del centrosinistra, del divario crescente tra rappresentati e rappresentanti, come ci segnala ancora una volta l’aumento degli astenuti.
Per l’Alleanza Europa Verde-Sinistra Italiana il superamento dello sbarramento del 3% consente ai Verdi di tornare in Parlamento dopo ben 14 anni di assenza. Il nostro programma e i nostri candidati hanno ricevuto la fiducia di oltre un milione di elettori ed elettrici. Si tratta di un consenso importante su cui intendiamo investire per promuovere in Parlamento e fuori dalle Aule istituzionali le nostre proposte sui temi della giustizia sociale e ambientale. Certo, siamo ancora lontani dai numeri a due cifre dei nostri cugini tedeschi, austriaci e francesi. Ma passo dopo passo stiamo ritornando nelle istituzioni: nel 2020 nell’Assemblea legislativa, e nel 2021 nel Comune di Bologna, per guardare all’Emilia-Romagna; ieri, a livello nazionale, nel Parlamento italiano.
Qui in Emilia-Romagna quasi 100mila persone hanno scelto la nostra Alleanza, e nel collegio uninominale di Imola-Bologna è stato eletto il co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli. Nei collegi plurinominali, grazie a percentuali regionali superiori alla media nazionale (4,32% alla Camera e 4,52% al Senato) eleggiamo un altro deputato a Bologna (che dai conteggi dovrebbe essere la coportavoce nazionale Eleonora Evi – aggiornato il giorno 27 settembre).
Voglio quindi ringraziare tutte e tutti coloro che, con il loro voto, hanno deciso di dare voce alle nostre battaglie per il lavoro sicuro e giusto, per i diritti sociali, la tutela dell’ambiente e del benessere degli animali e per una transizione ecologica ed energetica che non lasci indietro nessuno.
Ringrazio anche le candidate e i candidati che si sono spesi con generosità e entusiasmo contribuendo a far conoscere i nostri programmi e ideali. Ringrazio chi ha coordinato la campagna elettorale come sempre con scarse risorse economiche a disposizione, e chi ha operato dietro le quinte per il disbrigo delle pratiche più che mai complesse e delicate in questo frangente.
Anche l’esperienza con Sinistra Italiana è stata positiva, a cominciare dalla condivisione degli obiettivi. Vedremo se continueremo a fare le nostre battaglie insieme. E con Possibile si è riaperto il dialogo.
Il gruppo parlamentare di Europa Verde che si costituirà nei prossimi giorni, oltre a fare un’opposizione senza sconti al futuro governo guidato da Giorgia Meloni, sarà un importante punto di riferimento per chi lavora nelle istituzioni locali e per gli attivisti Verdi sul territorio.