Il maltempo in Emilia-Romagna non dà tregua e la situazione peggiora di ora in ora. A nome di Europa Verde voglio esprimere solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dalle gravi alluvioni di oggi e dei giorni scorsi e ringraziare volontari, istituzioni, amministrazioni pubbliche e tutti gli enti che stanno operando con grande dedizione sui territori per mettere in sicurezza le comunità più esposte.
Al contempo, facendo seguito alle prime precisazioni fatte dalla Vice Presidente Irene Priolo in Aula lo scorso 6 maggio, ritengo utile fare chiarezza in merito alle casse di espansione (utili per contenere gli allagamenti) già programmate e/o ancora da mettere in campo o da completare in tutta l’Emilia-Romagna, poiché questi eventi meteo estremi sono destinati a ripetersi con sempre maggiore frequenza a causa della emergenza climatica in atto dovuta all’effetto serra e all’aumento della temperatura terrestre. E bisogna lavorare per prevenire i danni.
Per questa ragione ho depositato un’interrogazione in Assemblea legislativa in cui ricordo che fin dagli anni ‘90 la Regione Emilia-Romagna considera le casse di espansione un’opera fondamentale per mettere in sicurezza i territori. Le cronache degli ultimi anni e di questi giorni confermano come il costo della prevenzione sia enormemente inferiore rispetto a quello per riparare i danni di un’ #alluvione.In particolare, l’interrogazione richiama l’attenzione sui programmi di investimento per l’assetto della rete idrografica e la prevenzione del rischio idraulico che risalgono alla fine degli anni ’90. Si tratta di un piano che prevedeva, tra l’altro, la realizzazione di casse di espansione nei bacini del fiume Sillaro e Senio, con lo scopo di attenuare le ondate di #piena. Il 20 ottobre 2021 la Giunta, rispondendo a una mia interrogazione sul completamento delle casse di espansione del Senio e sulla piena operatività dell’opera, aveva annunciato una tempistica di 15 mesi per approvare il progetto esecutivo e altri 6 mesi per eseguire la gara per la realizzazione dell’opera.
Alla luce di quanto è avvenuto nei giorni scorsi e di quanto sta avvenendo oggi, ho chiesto alla Giunta regionale a che punto sia lo stato di avanzamento dei lavori per il completamento dell’opera, se in provincia di Ravenna le casse di espansione utilizzabili siano state effettivamente utilizzate e, più in generale, quante siano ad oggi le casse di espansione in funzione in tutta l’ #EmiliaRomagna e quante e dove quelle da realizzare ex novo o da completare.Infine, ho chiesto se, nella progettazione delle opere previste ancora da realizzare o da completare e di quelle da programmare ex novo, si terrà conto – come sollecitato dal Professore dell’Università di Bologna Armando Brathin in un’intervista rilasciata in questi giorni – dell’odierno quadro di riferimento meteo e dei dati pluviometrici molto diversi rispetto agli anni ‘90 a seguito dell’accelerazione dei cambiamenti climatici. Un quadro che sembra richiedere un adeguamento del piano elaborato negli anni ‘90.
