L’aeroporto di Bologna fornisca il bilancio complessivo delle emissioni di CO2.
E risolva il problema del rumore, come chiedono da tempo i cittadini. Mia dichiarazione alla stampa.
“ Aria nuova o aria fritta a Bologna?” ha chiesto nei giorni scorsi Legambiente in un comunicato che solleva dubbi sulla veridicità della pubblicità diffusa dall’aeroporto G.Marconi di Bologna, secondo la quale le emissioni di CO2 per passeggero sarebbero diminuite di ben il 64%.
La risposta dell’aeroporto di Bologna a Legambiente non chiarisce i dubbi sollevati dall’associazione: di fronte all’impennata del numero di voli dello scalo bolognese, Europa Verde ribadisce la richiesta che l’aeroporto renda disponibile lo studio a sostegno dei dati presenti nella pubblicità e che il Consiglio comunale disponga le necessarie verifiche – ho dichiarato come capolista di Europa Verde nella circoscrizione di Bologna e provincia alle elezioni regionali del 26 gennaio -. Mentre è ipotizzabile che siano davvero calate le emissioni riferite ai soli servizi a terra, resta il dubbio sulla riduzione del bilancio complessivo delle emissioni di CO2, comprensivo di quelle strettamente legate ai voli – ho aggiunto.
Una cosa comunque è certa: va risolto urgentemente il problema dell’impatto acustico del traffico aereo del Marconi, come chiedono da tempo i residenti nelle aree più esposte a decolli e atterraggi, che andrebbero indirizzati da e sul Bargellino evitando di sorvolare la città – ho concluso.
Al link seguente il lancio dell’agenzia di stampa Dire con la mia dichiarazione PUBBLICITA AEROPORTO BOLOGNA_lancio Dire
Alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio 2020 nella circoscrizione di Bologna e provincia #iovotoEuropaVerdeSilviaZamboni