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Questo articolo è stato pubblicato sul mio blog su Leggilanotizia: https://www.leggilanotizia.it/2023/02/28/ascoltiamo-i-giovani-per-rilanciare-la-partecipazione/

 

Ascoltiamo i giovani per rilanciare la partecipazione

Dopo che alle politiche del settembre scorso l’asticella si è fermata al 64% di votanti – la percentuale più bassa nella storia delle votazioni per il rinnovo del Parlamento italiano – alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia del 12 e 13 febbraio non si è raggiunta nemmeno la metà degli aventi diritto: in Lombardia ha votato il 41,8%, in Lazio il 37,12%. Una parabola decrescente che, per restare nell’ambito di elezioni locali, avevamo osservato anche in Emilia-Romagna – terra, al contrario, di grande tradizione partecipativa – alle comunali del 2021, quando si è votato per il rinnovo di 48 amministrazioni. In quell’occasione l’affluenza è stata di 54,81%.

Qualche percentuale puntuale ci permette di cogliere meglio la portata del fenomeno: a Bologna affluenza è scesa al 51,16%, a Ravenna 54,08% (-7,20%), a Rimini 55,59% (-2,28%). Andando ancora più indietro, alle regionali del novembre 2014, che elessero Stefano Bonaccini per il primo mandato, la partecipazione sprofondò al 37,67%.

Ma allora ci furono due elementi a frenare l’elettorato: le dimissioni dell’allora Presidente Vasco Errani, poi assolto pienamente dalle accuse che lo avevano portato a processo e da lì alle dimissioni; e il fatto che contro ogni precedente le elezioni si organizzarono in quattro e quattr’occhi per tenerle in autunno, così da riempire il vuoto sulla poltrona regionale gerarchicamente più importante.

Questa crescente disaffezione al voto, non deve lasciare indifferenti politica e istituzioni, che devono sentirsi impegnate in prima persona ad analizzarne le ragioni e a porre in campo strumenti a sostegno della cittadinanza attiva che ristabiliscano il filo di comunicazione e fiducia, ora in buona parte spezzato, tra amministrati e amministratori pubblici.

Per questa ragione, in Regione Emilia-Romagna ho lanciato la proposta di organizzare un’Assemblea dei cittadini, che sia rappresentativa  dei residenti emiliano-romagnoli, sul tema dei cambiamenti climatici e delle misure da prendere, a livello individuale e collettivo, per contrastarli.

Un’altra strada da battere è prestare ascolto ai giovani, che sono gli elettori e le elettrici di domani: bisogna assumere il loro punto di vista sulle cose da fare oggi. Servirebbe sia a limitare la distanza dei cittadini verso le istituzioni, sia a dare valore alle richieste che i ragazzi ci stanno lanciando.

Penso ai Fridays for Future rispetto all’emergenza climatica che i giovani vedono mettere a rischio la loro possibilità di vita sul Pianeta, e agli appelli a favore della dignità del lavoro culminati con le proteste contro il Programma Scuola-Lavoro che in troppi casi li ha trasformati in manodopera a costo zero, con zero opportunità di reale formazione, fino al verificarsi di incidenti mortali proprio per l’inesperienza e il mancato addestramento adeguato.

Nella prospettiva di valorizzare i giovani, nei giorni scorsi l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato una mia risoluzione che impegna la Giunta e l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna a promuovere misure che vadano nella direzione delle proposte in tema di sostenibilità ambientale avanzate dall’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze della Regione Emilia-Romagna, l’organo consultivo, composta da 50 giovani tra i 9 e i 18 anni, che agisce a supporto del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.

Nel novembre scorso, insieme ad altri colleghi e colleghe, li avevo incontrati nell’Aula assembleare e avevo dialogato con loro sulle proposte che avevano elaborato sull’ambiente, il primo tema da loro scelto a conferma della grande sensibilità dei più giovani per la tutela della natura e dell’ambiente su cui poggia la nostra possibilità stessa di esistenza sulla Terra.

Nel documento che ci hanno consegnato, Pietro, 17 anni, ha così spiegato le ragioni del suo impegno nell’Assemblea,: “Mi sono voluto impegnare in questa iniziativa perché sono stanco di essere rappresentato da qualcuno che si è dimenticato come si fa a sognare, ma soprattutto sono stanco di sentirmi dire che le cose sono sempre andate così e che non sarò io a cambiarle.
Forse hanno ragione, ma almeno potrò dire di averci provato”; mentre Carolina (14 anni) ha detto: “Io ho deciso di partecipare all’Assemblea perché secondo me al giorno d’oggi è importante che anche i ragazzi abbiano la possibilità di esprimere la loro opinione perché molto spesso è diversa da quella degli adulti”.

Devo dire che sono rimasta molto colpita dalla competenza e dal pragmatismo con cui i “giovani legislatori” si sono impegnati per trovare soluzioni fattibili – piccoli passi di sostenibilità quotidiana – da proporre per le nostre città.
Le proposte riguardano la mobilità sostenibile, le fonti energetiche rinnovabili e la riqualificazione ambientale, la raccolta differenziata dei rifiuti, e l’ducazione ambientale.

In particolare sollecitano l’installazione di impianti fotovoltaici sulle scuole; azioni contro lo spreco dell’acqua come, ad esempio, la distribuzione di borracce; la promozione della raccolta differenziata installando più contenitori; la piantumazione di alberi nei cortili delle scuole per aumentare la sensibilità ambientale.

In materia di mobilità casa-scuola, propongono di incentivare l’acquisto di biciclette; la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili più accessibili e sicuri; l’attivazione di progetti di bicibus e piedibus; l’utilizzo di scuolabus elettrici per chi abita lontano dalla scuola. Infine, sollecitano la riduzione degli allevamenti intensivi anche per migliorare il benessere animale; l’uso di prodotti refill per ridurre plastica e imballaggi; la creazione di tracciati e giardini ricchi di piante che richiamino gli impollinatori (le cosiddette “autostrade per le api)” e “gare ecologiche” tra scuole che mettano in palio premi per le vincitrici.

Ora sta a noi legislatori adulti, alla Giunta regionale e ai Comuni realizzare queste proposte.  Se vogliamo ristabilire la connessione con i cittadini, non trascuriamo l’ascolto dei più giovani. Un modo concreto di seminare fiducia e interesse alla partecipazione attiva alla vita delle istituzioni.

(Silvia Zamboni Capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea legislativa Emilia-Romagna)

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.
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