EUROPA VERDE BOCCIA IL CALENDARIO VENATORIO DELL’EMILIA-ROMAGNA.
Stamattina in commissione consiliare seconda Attività Produttive in Regione Emilia-Romagna, intervenendo come consigliera di Europa Verde, HO VOTATO CONTRO IL CALENDARIO VENATORIO.
Ho espresso voto contrario non solo perché i Verdi sono da sempre contrari alla caccia, in quanto attività ludica che si svolge a spese della vita di altri esseri viventi, ma anche nello specifico: il calendario predisposto dalla Giunta non recepisce tutte le osservazioni fatte da ISPRA, ente scientifico e di ricerca istituzionale.
Ad esempio ISPRA aveva chiesto di posticipare l’apertura e di anticipare la chiusura del calendario per alcune specie e di non concedere due giorni in più a settimana nel periodo dall’1 ottobre al 30 novembre per la caccia alla migratoria da appostamento, così come hanno fatto Lav e WWF.
Nel mio intervento ho inoltre ribadito che è necessario fissare l’obbligo, e non solo indicare l’opportunità di usare munizioni atossiche come si limita a fare il documento della giunta, visto che la dispersione di cartucce e di pallini di piombo produce inquinamento ambientale.
Ho anche citato la richiesta del WWF di non consentire la caccia all’allodola, e quella del Coordinamento associazioni ambientali riminesi di ripristinare i confini originari dell’Oasi di Torriana Montebello, mantenendo al contempo la tutela dei tratti d’asta fluviale del Marecchia, particolarmente ricchi di biodiversità. Per il controllo della popolazione di cinghiali, inoltre, all’interno dell’Oasi e delle aree protette, il Coordinamento ha anche chiesto di attenersi alle linee-guida di Ispra escludendo il ricorso alla tecnica della braccata.
Nel primo intervento, a commento dell’informativa svolta dall’assessore all’agricoltura Alessio Mammi, ho chiesto che nella programmazione degli interventi nel settore agroalimentare si predisponga un piano di riduzione delle emissioni climalteranti associate al settore che contribuisca ad abbattere del 30% al 2025 e di un ulteriore 25% al 2030 le emissioni regionali di gas serra. Ciò al fine di rispettare i nuovi target di riduzione delle emissioni di CO2 eq annunciati dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Ho anche chiesto che nella pianificazione del PRS (Piano Rurale di Sviluppo) si dia impulso alla diffusione delle superficie coltivate col metodo biologico.