Insieme alla similcarne interamente derivata da componenti vegetali (plant-based), in laboratori in Olanda, Usa e Israele si sta studiando la produzione di vera carne in provetta, un rimedio contro le sofferenze animali e le emissioni di gas climalteranti degli allevamenti intensivi e le deforestazioni, nonché un’opzione salutista per ridurre il contenuto di grassi animali.
Per questo nei paesi anglosassoni è stata soprannominata “clean meat”, carne pulita.
Per passare ad una produzione su scala industriale che la renda disponibile nei supermercati e ne abbatta i costi, al momento inavvicinabili, mancano ancora alcuni anni. Poi affronterà il mercato. Riuscirà a conquistare il palato dei consumatori?
Di tutto questo parlo nell’articolo uscito sul numero di giugno 2018 della rivista La nuova ecologia, ora disponibile anche online al link