Al momento stai visualizzando CITTADI NI ESASPERATI DAL RUMORE DEGLI AEREI, A CHE PUNTO È LO STUDIO SULL’IMPATTO SULLA SALUTE?
Oggi sono tornata a dar voce al disagio dei cittadini bolognesi che di giorno e parte della notte subiscono il rumore prodotto dal traffico aereo del Marconi. L’ho fatto con una nuova interrogazione che chiede che fine abbia fatto il nuovo studio medico dell’Asl sull’impatto sanitario dell’inquinamento acustico generato dal traffico aereo.
Ogni giorno ricevo segnalazioni di cittadini esasperati dal rumore per sorvoli, atterraggi e partenze nelle prime ore del mattino o di notte, che interrompono continuamente il sonno. Ma anche di giorno non va meglio: continuano infatti i sorvoli sulla città a bassa e bassissima quota, mentre la nuova procedura di virata anticipata in fase di decollo, a detta dei Comitati di cittadini, non ha portato benefici alla popolazione impattata dall’inquinamento acustico e atmosferico che colpisce un’ampia area della città densamente popolata. Lo confermano del resto i dati appena pubblicati sul monitoraggio acustico: in luglio e agosto la situazione risulta più o meno invariata, mentre a settembre si sono registrati due sforamenti al limite del rumore al centro sportivo Pizzoli.
Ci sono migliaia di cittadini che attendono risposte: il 5 luglio scorso, rispondendo a una mia interrogazione che chiedeva aggiornamenti sul nuovo studio medico, l’assessore Corsini aveva reso noto che l’Ausl aveva giustificato il proprio ritardo con la mancata trasmissione da parte dell’Aeroporto Marconi delle mappe isofoniche aggiornate, necessarie per completare lo studio. Un’informazione non rispondente a quanto riferitomi lo scorso 5 settembre dal presidente dell’aeroporto Marconi, Enrico Postacchini che, al termine della seduta della commissione Politiche Economiche, mi aveva comunicato che il Marconi aveva trasmesso le mappe isofoniche aggiornate all’Ausl di Bologna in data 26 giugno 2023.
Con l’interrogazione di oggi ho chiesto quindi di fare chiarezza e a che punto sia lo studio dell’Ausl e quando sarà accessibile per esaminarne le conclusioni e valutazioni in merito all’impatto sulla salute dei residenti di Bologna più esposti al rumore, anche nelle ore dedicate al sonno.
Ho anche ribadito che non ha senso accusare i residenti del quartiere Navile di aver acquistato la casa sapendo dell’esistenza dei disagi prodotti dal Marconi, poiché la maggior parte delle persone era già insediata al Navile prima che scoppiasse il problema del rumore causato dall’incremento del traffico aereo e dei sorvoli a seguito soprattutto degli accordi commerciali con le compagnie low-cost.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.