#EuropaVerde è al fianco dei sindaci del Delta del Po, delle associazioni ambientaliste, degli enti del territorio, degli allevatori di vongole e dei comitati di cittadini che si stanno organizzando per fare ricorso contro l’autorizzazione alle nuove trivellazioni in #Adriatico al largo del Delta del Po.
Per questo chiediamo alla Regione Emilia-Romagna, in coordinamento con la Regione Veneto, di fare una chiara scelta di campo e di schierarsi per la difesa del territorio a fianco dei sindaci che si oppongono alle nuove trivellazioni autorizzate dai procedimenti di Via validati dal ministero della…Transizione Ecologica (sic!).Queste estrazioni fossili marine, in corrispondenza del Delta del Po, sono previste -come si può intuire – in una zona naturalistica tra le più importanti d’Italia, vicino ad una riserva Mab Unesco, in un’area un’area già colpita dalla subsidenza che potrebbe aggravarsi, in un territorio, infine, che ha puntato sul turismo slow, sulla valorizzazione del patrimonio naturale e la biodiversità di terra e acquatica.
Che dire?
Noi Verdi l’abbiamo ribadito in tutte le sedi che la transizione ecologica non si fa con le trivelle e l’estrazione di petrolio e gas metano dal sottosuolo. I fossili appartengono al passato dell’energia: lo dimostra il movimento mondiale del divestment dai fossili da parte di investori pubblici e privati. Bisogna metterci una pietra sopra e guardare avanti, precisamente all’efficienza energetica e alle #rinnovabili: dall’eolico offshore, al fotovoltaico, al solare termico, alla Riviera Adriatica eolico-solare, tutte opzioni in grado di creare lavoro, sviluppo sostenibile e intercettare nuovi flussi turistici.E’ il momento non più rinviabile di scegliere con chiarezza e coerenza da che parte stare. Servono decisioni che siano all’altezza della sfida dei cambiamenti climatici e delle risposte da dare.Tutto il resto è marketing politico, furbizia manipolatoria e greenwashing.
