Mattinata al parco Don Bosco, a Bologna, assieme a centinaia di cittadini, per difendere gli alberi e il verde da un progetto assurdo: la costruzione della nuova scuola Besta e l’abbattimento della vecchia.
Un progetto che costerebbe oltre 18 milioni di euro, coperti solo in piccola parte con 2 milioni del Pnrr e per la gran parte con un mutuo che il Comune dovrebbe accendere. Ristrutturare la vecchia scuola costerebbe meno di un terzo: è questa la scelta ecologica ed economica migliore. La ristrutturazione consentirebbe infatti di migliorare l’efficienza energetica della scuola esistente, comunque già in classe B; salvaguardare l’area verde adiacente all’attuale scuola; salvare 31 alberi d’alto fusto che garantiscono fresco, mitigazione delle ondate di calore, sequestro della CO2 e ossigeno; conservare 15 mila metri quadri di suolo vergine che con la costruzione della nuova scuola verrebbero invece sigillati.
Oggi, insieme a tanti cittadini, abbiamo anche ribadito l’importanza della vera partecipazione che non è la comunicazione di decisioni già prese, come è successo anche con questo progetto, ma confronto coi cittadini su ipotesi diverse.
Le Besta sono state progettate dall’amica architetta Fioretta Gualdi (che oggi era in manifestazione), sulla base di una idea molto innovativa che intreccia progetto architettonico e progetto pedagogico. Tutte le aule ad esempio, sono collegate con l’esterno tramite porte che danno sul giardino, facendo del parco uno strumento della didattica. Durante i mesi dell’emergenza covid la presenza del parco ha permesso di fare lezione all’aperto. Il progetto della nuova scuola si ispira invece ad una concezione più convenzionale.
Ci dicono che i giochi sono fatti, che la decisione è presa. Non ci arrendiamo! Noi Verdi insieme a centinaia di cittadini e alle oltre mille persone che hanno firmato la petizione, continueremo a chiedere al Comune di ripensarci. Abbiamo bisogno di alberi, di suolo verde e di efficienza energetica al minor costo possibile, non di cemento ad alto costo.