Pubblico di seguito l’intervista all’esperto inglese di economia circolare Dominic Hogg, fondatore e presidente della società Eunomia, uscita sulla rivista Materia Rinnovabile/Renewable Matter.

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Ogni anno nel Regno Unito dai rifiuti vengono recuperate materie secondarie ed energia per un valore pari a circa 15 milioni di sterline (17,70 milioni di euro), che però in larga parte prendono il volo. Infatti nonostante il paese sia un importatore di materie prime ed energia, ogni anno esporta circa il 50% (tra 12 e 14 milioni di tonnellate) dei materiali ottenuti da riciclo e il 90% dei cdr (combustibili derivati dai rifiuti), che vanno a saturare l’eccesso di potenza degli inceneritori installati nei paesi Ue. E il puzzle annuale dell’export si completa con altri 4 milioni circa di tonnellate di css (combustibile solido secondario) indirizzati ai cementifici d’oltremanica.

Questi i dati contenuti nello studio A Resourceful Future – Expanding the UK Economy che Eunomia Research & Consulting – una società di consulenza economico-ambientale – ha prodotto per l’impresa SUEZ Recycling and Recovery UK, proponendo un piano integrato di interventi a favore dell’uso efficiente delle risorse, che consentirebbe di ottenere benefici in campo economico, occupazionale, ambientale e di riduzione delle emissioni di gas serra.

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http://www.renewablematter.eu/it/art/316/Un_Regno_disunito_dai_rifiuti

 

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.